TUTTO è ENERGIA
Articolo di Vincenzo Ranieri, AD di E-Distribuzione.
Un’energia che si rinnova di fronte ai cambiamenti climatici
Tutto è energia. L’energia in tutte le sue forme ci circonda, alimenta le relazioni sociali e contribuisce al benessere. L’energia elettrica in particolare pervade ogni ambito della vita sociale ed economica. Attraverso un lungo viaggio, tramite una fitta rete di arterie e capillari, viene distribuita dalle centrali di produzione e dalle fonti di generazione diffusa fino al consumatore finale. Un sistema complesso che viene costantemente monitorato per garantire un servizio elettrico di qualità e l’equilibrio della domanda-offerta.
L’energia elettrica è quindi un bene essenziale per il progresso della collettività, che va tutelato e salvaguardato da ogni minaccia. La disponibilità di un bene così prezioso è strettamente legata a un’infrastruttura, la rete elettrica di distribuzione, che garantisce quotidianamente che l’energia elettrica prodotta possa fluire nelle case di tutti i cittadini in maniera affidabile, sicura e stabile. Un bene essenziale che non è al riparo da una delle minacce più preoccupanti per il futuro del nostro pianeta: il riscaldamento globale. Il clima terrestre è infatti oggi più che mai al centro di rapide evoluzioni e si manifesta con fenomeni meteorologici avversi sempre più frequenti e sempre più intensi.
Il 2018 è stato l’anno più caldo per l’Italia dal 1800 con circa 150 eventi estremi che hanno interessato tutta la penisola con ingenti danni alle infrastrutture e al patrimonio storico. Il 2018 è stato anche l’anno del primo “Monsone Italiano” in cui il nord-est della penisola ha dovuto fronteggiare un vero e proprio uragano, con venti che sferzavano a velocità prossime ai 200 km/h. Un intero ecosistema naturale è stato devastato da venti che hanno trovato sul loro cammino anche la rete elettrica, sulla quale si sono abbattuti con tutta la loro violenza. Eventi climatici critici, come alluvioni e ondate di calore, che rendono evidente la vulnerabilità dell’intero sistema Paese e che non sono destinati a placarsi. Ai ritmi attuali, se non si interviene rapidamente e con un approccio strutturato sulle abitudini della società, si stima infatti un’ulteriore intensificazione di fenomeni climatici avversi [1].
Di fronte a una crisi climatica di tale portata, definire delle strategie di adattamento e prevenzione verso i fenomeni in atto e adoperarsi per mitigarne le cause costituiscono le due linee di azione principali. “La cosa più costosa che possiamo fare è quella di non fare nulla” affermava Barack Obama, tra i più grandi sostenitori della lotta ai cambiamenti climatici. Nel rapporto Global Environment Change[2], la Commissione Europea ha stimato che i danni provocati alle infrastrutture dal clima estremo nel 2017 ammontano a 3,4 miliardi di euro e triplicheranno entro il 2020. Il settore energetico sarà quello maggiormente colpito. E’ per questa ragione che bisogna agire e bisogna farlo in fretta, per tutelare le infrastrutture elettriche, un capitale indispensabile per lo sviluppo e il benessere del nostro paese.
Il “fattore meteo” entra quindi prepotentemente nel gruppo degli attori principali con cui le utilities energetiche sono tenute a confrontarsi. Per garantire l’elettricità a tutti non basterà semplicemente avere reti capillari, macchinari evoluti e componenti avanzati ma è necessario che gli stessi siano pronti e adeguati a questo scenario in evoluzione, in cui eventi eccezionali sono destinati a diventare le normalità.
Una casualità sistematica dunque da gestire con l’ausilio delle tecnologie più avanzate e con investimenti mirati per prevenire e ridurre al massimo l’impatto dei cambiamenti climatici sul servizio elettrico. In questo contesto, incrementare la resilienza della rete, ovvero la sua capacità di assorbire le perturbazioni, di resistere anche a sollecitazioni estremamente intense, diventa un tema chiave. Già dal 2015, E-Distribuzione ha affrontato queste sfide, elaborando delle metodologie innovative per l’analisi della resilienza delle reti elettriche a fronte dei principali eventi climatici critici. Sono stati sviluppati infatti modelli computazionali per stimare gli impatti sulle reti dei fenomeni meteorologici, tra cui le sollecitazioni meccaniche dovute alla formazione di ghiaccio lungo la linea, con uno studio dettagliato per ogni comune italiano basato sui dati storici degli ultimi 20 anni. Questa analisi ha reso possibile predisporre, in accordo alle linee guida di ARERA[3] il Progetto Resilienza, che prevede di investire oltre 500 M€ entro il 2020 sulle infrastrutture di rete di Media Tensione. Grazie a questo progetto, oltre 3 milioni di cittadini che vivono in aree critiche saranno al sicuro da eventi climatici estremi.
Interventi mirati che si intrecceranno con nuove metodologie di analisi per valorizzare i dati provenienti da stazioni sperimentali di misura ai fini di una modellizzazione sempre più accurata dei fenomeni meteo, e da sensori diffusi per la rilevazione in tempo reale di potenziali criticità sulla rete.
A una strategia aziendale che vede negli investimenti in resilienza una tra le principali leve di azione, E-Distribuzione affianca la predisposizione di misure preventive per una gestione strutturata degli eventi meteo avversi. Vengono infatti predisposti annualmente dei piani operativi di emergenza nei periodi estivi e invernali che coinvolgono le strutture nazionali e territoriali. Evitare gli eventi critici è l’obiettivo. Essere pronti a fronteggiarli quando si verificano è un imperativo necessario.
Tali misure prevedono l’impiego di mezzi speciali e di gruppi elettrogeni, il rinforzo del personale operativo e il coordinamento con le istituzioni al fine di affrontare al meglio situazioni critiche.
Tutti questi elementi concorrono a garantire che l’infrastruttura di rete sia affidabile e sostenibile, capace di rispondere agli eventi meteorologici estremi, a tutela dei clienti finali e della società nel suo complesso.
[1] Intergovernmental Panel on Climate Change, Global Warming of 1,5° C – Special Report (2018)
[2] Forzieri, Giovanni, et al. “Escalating impacts of climate extremes on critical infrastructures in Europe.” Global Environmental Change 48 (2018): 97-107.
[3] Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente