Politica

ZINGARETTI: «IN BASILICATA FERMATEVI»

Regionali, Roma interviene sul Pittella bis: «No, spacca la coalizione»

«Mi permetto di fare un appello a tutti i protagonisti della vicenda della Basilicata e mi permetto di dire: fermatevi e riflettete. Andare con due, forse tre diversi candidati è un errore politico». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale del Pd, ha rotto il silenzio dei vertici del partito sulla vicenda regionali lucane. Che lo abbia fatto appresa la notizia dell’ennesima sconfitta in Abruzzo è sintomatico. Lì la coalizione era unita ed ha perso. Ad ogni modo le interlocuzioni romane dei dissidenti dem lucani, Vito Santarsiero, Achille Spada e Chiurazzi hanno dato i loro frutti. Il tempo stringe, si voterà il 24 marzo e tra circa due settimane le liste devono essere depositate, e Pittella vuole il bis a tutti i costi, ma il tanto atteso intervento da Roma è arrivato. C’è una e una sola condizione affinchè Leu, dissidenti dem, che oltre i citati includono anche Piero Lacorazza, +Europa-Basilicata e altri ancora corrano uniti alle prossime elezioni: l’ex governatore deve rinunciare alla candidatura da presidente. Può essere della partita solo per un posto in Consiglio regionale.

«Mi permetto di suggerire una riflessione – ha aggiunto Zingaretti sul caso Basilicata – facciano tutti un passo indietro e si lavori innanzitutto con un obiettivo, quello di arrivare a una candidatura unitaria che dia un segnale al nostro popolo e al nostro elettorato per essere credibili. Io rispetto le dinamiche locali, ma è evidente anche dal voto dell’Abruzzo quello che sapevamo prima: divisi non è una soluzione. Anche in Basilicata – evidenziato Zingaretti – auspico che ci si possa in queste ore fermare, aprire una riflessione, ripartire per una candidatura che unisca e non frammenti. Si vota per il bene dell’Italia e non per testimoniare una posizione».

«Faccio – ha concluso Zingaretti sulle regionali lucane – un appello alla responsabilità delle forze politiche, sociali e culturali del territorio. A tutti dico: pensate al bene comune, trovate una soluzione per una scelta unitaria perchè questo penso si aspettino tutti da noi».

Ferdinando Moliterni

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