CRACK RONDA E SESAMO: VOLINI CONDANNATO
Bancarotta fraudolenta: Petrone rinviato a giudizio
Due anni e sei mesi di reclusione. È questa la pena stabilita dal Gup di Potenza per Giambattista Volini che ha scelto di essere giudicato col rito abbreviato. Il coimputato, invece, Pier Giulio Petrone, che ha optato per l’iter ordinario, è stato rinviato a giudizio. La vicenda processuale riguarda varie ipotesi di bancarotta fraudolenta relative a due crack: de La Ronda e della Sesamo. Per gli inquirenti Petrone e Volini, in concorso tra loro, «distraevano, occultavano e dissipavano beni e denaro dalle citate società». Relativamente alla prima, La Ronda, lo stato di insolvenza è stato dichiarato dal Tribunale di Potenza con sentenza emessa e depositata nel 2015. Per la Sesamo, invece, lo stato di insolvenza è stato dichiarato, sempre dal Tribunale di Potenza, ma nel 2017. L’ammontare complessivo dei soldi distratti dai due , secondo l’accusa, ammonta a più di un milione di euro. Pier Giulio Petrone sarà processato nella duplice qualità di titolare della ditta individuale “Istituto di vigilanza La Ronda”, e di amministratore delegato con potere illimitato della società cooperativa “Sesamo”. Giambattista Volini, invece, è stato giudicato in qualità di presidente con potere di firma della Sesamo. Secondo quanto emerso dalle indagini della procura di Potenza Petrone e Volini, tra il 2015 e il 2017, avrebbero distratto dal patrimonio de La Ronda «una somma non inferiore a 936mila euro», nonchè attrezzature e impianti della Sesamo «del valore complessivo di 260mila euro». Altri 435mila euro sarebbero stati distratti «o dissipati a vantaggio di non meglio specificati clienti creditori». Le accuse, inoltre, riguardano anche contratti della Sesamo che sarebbero stati svalutati con un «fittizio contratto di fitto» di ramo d’azienda da 3 mila e 700 euro al mese «dissimulato a mezzo di una parimenti fittizia compensazione di perdite creditorie-debitorie a mezzo di una fattura artatamente emessa per 11mila euro nello stesso giorno di avvio della istruttoria di liquidazione coatta amministrativa».