A IRSINA SI DISCUTE DI AGRICOLTURA
Una legge regionale agevola l’accesso ai fondi europei del settore
Presso la cooperativa “Fratello Sole” di Irsina si è discusso di gricoltura sociale. Sono intervenuti, tra gli altri, Donato Lauletta dell’ufficio “Economia, servizi e valorizzazione del territorio, Carmela De Vivo del Crea PB. Ai lavori hanno partecipato anche Ippazio Ferrari di Alsia che ha relazionato su fattorie didattiche e fattorie sociali, Giuseppe Palo, Funzionario Dell’Amministrazione penitenziaria Puglia e Basilicata sul tema del fare impresa negli istituti penitenziari attraverso l’agricoltura, Caterina Salvia in rappresentanza di Alleanza Cooperative di Basilicata e del mondo cooperativistico e Rudy Marranchelli del Forum terzo settore e AGIA CIA. All’incontro di Irsina ne seguiranno altri con gli stakeholder a vario titolo interessati al tema con le varie Associazioni di Categoria, Alsia, Mondo Cooperativistico, Fattorie didattiche, Operatori del sociale e di settore, Amministrazione penitenziaria, Istituti Agrari attivi anche sulle tematiche dell’inclusione con l’obiettivo di avviare i lavori per pervenire in tempi brevi all’approvazione dei regolamenti e alla successiva emanazione dei bandi.
La legge regionale sulla Agricoltura Sociale consente il riconoscimento agli operatori e la implementazione di misure, anche nell’ambito della programmazione regionale dei fondi europei, finalizzate allo sviluppo della multifunzionalità delle imprese agricole, basate su pratiche di progettazione integrata territoriale e di sviluppo del settore. La Regione Basilicata ha voluto riconoscere e promuovere, nell’ambito degli strumenti di programmazione regionale, l’agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole. Si tratta di un provvedimento finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo attraverso il quale facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio regionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate. Nell’ambito delle politiche attive messe in campo dal Governo Regionale, si potranno creare nuove occasioni per l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, anche minori in situazioni di disagio, prevedendo progetti e/o percorsi di integrazione socio educativa e/o lavorativa, coadiuvati da personale specializzato. Le attività previste dalla legge regionale potranno essere realizzate da imprenditori agricoli, singoli o associati, dalle cooperative sociali e dalle associazioni di categoria.