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OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI ITALIANI PER ELEGGERE SEGRETARIO PD : UN SUCCESSO

8.10 – URNE APERTE IN TUTTA ITALIA
Alle 8 di domenica 3 marzo sono state aperte regolarmente le urne per eleggere il futuro segretario del Partito Democratico. In lizza ci sono Nicola Zingaretti, considerato il favorito, Maurizio Martina e Roberto Giachetti.

POLITICA 03 marzo 2019 Fonte : LETTERA43


Le Primarie Pd del 3 marzo 2019 in diretta
Sfida tra Zingaretti, Martina e Giachetti per la segreteria del partito. Urne aperte dalle 8 alle 20. Ma ci sono problemi con le schede. Tutto quello che c’è da sapere e il live del voto


L’ora della verità per il futuro del Partito democratico è arrivata. Domenica 3 marzo 2019 è il giorno delle Primarie per scegliere la guida di quella che aspira a essere la principale forza politica riformista in Italia. I candidati alla segreteria sono tre: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti, che il 28 febbraio si sono sfidati in un confronto televisivo su Sky Tg24. Urne aperte dalle 8 alle 20, possono votare tutti gli italiani iscritti alle liste elettorali. È previsto un contributo di 2 euro.

ZINGARETTI PRIMO TRA I VOTI DEGLI ISCRITTI E PER I SONDAGGI
Alla consultazione di gennaio tra soli iscritti al Pd il governatore del Lazio aveva preso il 47,38%, dopo di lui l’ex ministro delle Politiche agricole (36,1%) e infine l’ex vicepresidente della Camera ed ex candidato sindaco di Roma (11,13%). Gli ultimi sondaggi politici hanno mantenuto intatte queste gerarchie: Zingaretti è dato nettamente in testa (tra il 48 e il 60%), seguono Martina (tra il 28 e il 40%) e Giachetti (tra l’8 e il 18%). L’automatica legittimazione si ottiene col 50% dei voti, ma se nessuno dovesse raggiungere quella soglia allora toccherebbe all’Assemblea già convocata per il 17 marzo scegliere il nuovo segretario. Sulla contesta pesa inevitabilmente l’ingombrante e divisiva figura dell’ex segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

I candidati hanno spiegato le rispettive linee programmatiche in tre mozioni:

quella di Zingaretti si chiama “Prima le persone”;
Martina l’ha intitolata #fiancoafianco;
Giachetti ha presentato il documento #sempreavanti in ticket con Anna Ascani.

RISCHIO DI PARTECIPAZIONE FLOP: SI SPERA NEL MILIONE DI PERSONE
Sulla votazione pesa l’incognita dell’affluenza. Gli aspiranti segretari hanno lanciato appelli (lo ha fatto anche Romano Prodi) e snocciolato ottimistiche previsioni che hanno fissato l’asticella a 1 milione di persone ai gazebo nella giornata di domenica, ma il flop di partecipazione incombe sul Pd. Secondo alcune rilevazioni effettuate da Demopolis il 13% degli elettori dem – cioè circa 800 mila persone – ha intenzione di presentarsi, mentre l’11% (700 mila persone) è indeciso se andare o meno. Alla fine tre elettori Pd su quattro potrebbero non votare. Stando invece ai sondaggi Emg Acqua presentato ad Agorà, il 64% degli elettori del Pd è orientato a stare a casa. Per farsi un’idea sulla continua emorragia di voti che ha colpito il Pd nell’ultimo decennio, basta scorrere i dati sull’affluenza delle precedenti Primarie: nel 2007 votarono in 3,5 milioni, nel 2009 3,1 milioni, nel 2013 2,8 e nel 2017 1,8 milioni. Ora che i dem sono dati al 18%, dietro a Movimento 5 stelle e Lega, arrivare al milione di schede sarebbe già un successo.

GLI AGGIORNAMENTI SULLE PRIMARIE DEL PD IN DIRETTA
17.30 – A MILANO 77.427 VOTI ALLE 17
Alle 17 nella città metropolitana di Milano alle primarie del Pd i votanti sono stati 77.427 persone, di questi 44.084 a Milano città. Si conferma quindi la partecipazione in crescita rispetto al 2017 quando alle 17 avevano votato oltre 63 mila persone

16.41 – PROIEZIONI: AFFLUENZA INTORNO A 1,5 MILIONI
Grande ottimismo nel Comitato di Nicola Zingaretti, secondo quanto si apprende: il trend dell’affluenza alle primarie dato dalle proiezioni porta l’affluenza sopra il milione e mezzo di partecipanti. Nelle grandi città, a partire da Roma, viene superata l’affluenza del 2017, si sottolinea.

15.43 – GRANDE AFFLUENZA IN LOMBARDIA
L’obiettivo dichiarato dei dem in Lombardia era quello di confermare, alla fine della giornata di domenica 3 marzo, la stessa affluenza alle Primarie del 2017 quando avevano votato poco meno di 90 mila persone. «Ci sono file ai seggi ovunque: sia in città che in provincia. Anche se i dati sono ancora parziali, le immagini delle code sono un segnale positivo che ci rassicura e ci fa ben sperare», ha detto la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani.

14.47 – IN EMILIA-ROMAGNA L’AFFLUENZA È IN CALO
Importante calo dell’affluenza alle Primarie del Pd in Emilia-Romagna. Alle 12 i votanti nei 739 seggi gestiti da migliaia di volontari sono stati 82.142. Nel 2017 erano stati 99.399. Una flessione significativa ma che dovrebbe comunque attestare la partecipazione al di sopra della soglia che, nelle ultime settimane, si era ipotizzata.

14.22 – AFFLUENZA BOOM IN TOSCANA
Sarebbe di 54 mila persone l’affluenza in Toscana alle Primarie del Pd. Questo il dato registrato sino alle 12 . La partecipazione ai seggi viene valutata con forte soddisfazione dal Pd della regione.

13.53 – CI SONO PROBLEMI CON LE SCHEDE DELLE PRIMARIE
In molti seggi si lamenta la scarsità delle schede per votare i tre candidati alle Primarie del Pd. Stiamo finendo i moduli. «Stiamo finendo le schede. Abbiamo poca autonomia. C’è tantissima gente. Abbiamo fatto una modulistica che neanche per avere il nullaosta della Cia servono tanti moduli come per votare alle Primarie…», ha detto l’ex ministro Carlo Calenda impegnato come scrutatore al gazebo di Piazza del Popolo, a Roma. «Oggi è una bellissima prova di democrazia. Le regole sono assurde dato che qui possono votare solo quelli della circoscrizione del seggio. Ma serve per evitare truffe», ha aggiunto.

13.41 – PRODI HA VOTATO A BOLOGNA
«Non è un voto contro il Governo, è un voto per il cambiamento». Lo ha detto Romano Prodi quando, al suo arrivo al seggio per votare alle Primarie del Pd a Bologna, ha incontrato i giornalisti. «Non si deve mai votare contro, si deve votare pro», ha spiegato l’ex leader dell’Ulivo. «Se si continua così, il Paese va proprio in serie C o D, questa è la situazione che abbiamo. La tessera del Partito democratico? La farei se le cose cambiano», ha aggiunto.

13.01 – A TORINO AFFLUENZA ALTA
Sarebbero oltre 2.500 gli elettori ad aver votato nei seggi allestiti a Torino e 12 mila accessi alla piattaforma ‘Cerca il tuo seggio’. Questi i dati rilevati alle ore 12 dal Pd torinese sulla partecipazione al voto.

12.51 – VOTA ALLE PRIMARIE A 104 ANNI
«Sono di nuovo qui, buon lavoro a tutti». Queste le parole della signora Teresa, 104 anni, che ha salutato i volontari del gazebo allestito per le Primarie a Carcare in provincia di Savona. Classe 1915, la donna è stata una delle prime a presentarsi al presidente del seggio Rodolfo Mirri con la sua carta d’identità e i due euro richiesti per il voto. Dopo aver salutato e ringraziato tutti se ne è andata.

12.39 – ZINGARETTI: «IL PD PUÒ VINCERE LE EUROPEE»
«Bisogna vincere le Europee e le vinceremo. Arriveremo bene. C’è uno spirito nuovo che ci manderà in Europa». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, tra i candidati alla segreteria del Pd, dopo aver votato alle Primarie. «Il vero dramma del Paese è che dopo nove mesi di governo gialloverde crolla il lavoro, la produzione industriale, sale lo spread».

11.09 – GENTILONI HA VOTATO A ROMA
Anche l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha votato in mattinata in un seggio allestito in un circolo Arci di via Goito, nei pressi della Stazione Termini di Roma. «Speriamo sia una bella giornata», ha detto. Per poi dedicarsi all’affluenza: «Per scaramanzia abbiamo detto questi giorni il ‘milione’, come il signor Bonaventura… adesso non diciamo niente. Il fatto che ci siano gli iscritti e centinaia di migliaia di non iscritti, elettori e simpatizzanti che oggi partecipano alla scelta del segretario del Pd è una cosa unica nel panorama politico italiano e molto importante per la nostra democrazia».

10.53 – RENZI: «OGGI ASSISTIAMO AL FESTIVAL DELLA DEMOCRAZIA»
Erano intorno alle 10 quando Matteo Renzi si è recato al seggio di Firenze per l’elezione del nuovo segretario dei dem. «Sono stato a votare alle Primarie Pd. Un grande festival della democrazia. Una bella giornata per chi crede nella politica», ha scritto l’ex premier su Facebook dove ha postato anche una sua foto al seggio fiorentino.

9.53 – I BIG CHE HANNO GIÀ VOTATO
Tra i primi volti storici del Pd a votare alle Primarie c’è stato Walter Veltroni. L’ex segretario si è recato al gazebo di piazza Fiume, a Roma, alle 8 in punto. In mattinata a Roma è previsto l’arrivo di Paolo Gentiloni, poi quelli di Luca Zingaretti e Roberto Giachetti. Maurizio Martina vota invece a Bergamo. Al contrario Matteo Renzi dovrebbe votare in giornata alla Leopoldina a Firenze.

9.47 – PRIME CODE AI GAZEBO PER VOTARE IL SEGRETARIO DEM
Prime code in alcuni gazebo allestiti dal Partito Democratico dove si sta votando per eleggere il nuovo segretario dei dem. L’organizzazione elettorale si avvale del supporto di oltre 35 mila volontari.

9.12 – CARLO CALENDA SCRUTATORE ALLE PRIMARIE DEL PD
C’è anche Carlo Calenda tra gli elettori delle Primarie del Pd. Con un tweet l’ex ministro dello Sviluppo economico ha dichiarato di essere «pronto per andare al gazebo. Dalle 8 ci vediamo lì». Il tutto corredato da una foto di un paio di scarpe da corsa. Calenda ha funzione anche di scrutatore in piazza del Popolo a Roma.

8.10 – URNE APERTE IN TUTTA ITALIA
Alle 8 di domenica 3 marzo sono state aperte regolarmente le urne per eleggere il futuro segretario del Partito Democratico. In lizza ci sono Nicola Zingaretti, considerato il favorito, Maurizio Martina e Roberto Giachetti.

verso quota #1miliONEeMEZZO #sapevatelo2019 #Zingaretti

Grazie a voi, grazie all’Italia che non si piega!
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