LUISA BETTY MEMORIE di una exCONIGLIETTA
E CHE DIO DIO VI BENEDICA, sempre (non sono certo il Papa, ma un buon augurio posso farVelo lo stesso).
MEMORIE DI UNA (EX) “CONIGLIETTA”
Buonasera a tutti! Per il dispiacere di molti (e soprattutto di MOLTE), che vorrebbero tanto che scomparissi o mi dissolvessi nel nulla, sono invece ancora qui a scrivere. Stavolta però tratto di argomenti “leggeri” e anche divertenti, e soprattutto questo mio post vuole essere solo un ringraziamento e un in bocca al lupo per domani verso chi si è sempre comportato corretamente con me, quindi potete pure tranquillizzarvi e tirare un sospiro di sollievo. Il fatto è che oggi Facebook mi ha mostrato un caro ricordo della Maratona di Roma dello scorso anno e questo mi ha scatenato nell’Anima un’ondata di pensieri e di emozioni che ho deciso di condividere con Voi, ossia con i forse pochi che ancora mi seguono, mi stimano e mi sostengono. Tra l’altro da stamani mi state inviando messaggi ricordandomi la stessa cosa, e in tal modo approfitto anche per ringraziarVi tutti. Cosa potrei ancora dire su Roma, sulla meravigliosa e magica ROMA…in questi anni penso di aver già scritto tutti gli elogi possibili su una delle mie città preferite in assoluto, in cui ho anche vissuto per un breve periodo e in cui oramai dieci anni fa corsi una della mie prime maratone, la quale mi rimase così tanto nel cuore che decisi di tornarci ogni anno. Due anni fa poi, nel 2017, il Destino volle farmi festeggiare la mia duecentesima maratona proprio a Roma, ed ero talmente felice di ciò che decisi di rendere tale giornata indimenticabile, almeno per me. Da lì mi venne in mente l’idea di correrla travestita da “Coniglietta”, un personaggio buffo e maliziosamente divertente, una specie di “alter-ego” dalle fattezze conigliesche il cui nome rimandava a quello che avevo usato per iscrivermi sulla piattaforma social di Facebook anni prima, non ricordo nemmeno più per quale motivo. Forse perchè, appunto, la figura delle celeberrime “Conigliette” di Playboy mi aveva sempre attratta e affascinata: sia per il loro look sexy, ma sempre raffinato e mai volgare, sia per il loro modo ludico e giocoso di vivere e di intendere, ma anche di sdrammatizzare, un argomento da tutti considerato “scabroso” e “tabù” (e quindi spinoso da affrontare) come la sessualità. Tra l’altro ho sempre amato travestirmi fin da piccola, tanto che ero solita confezionarmi da sola, con le mie stesse mani, anche i costumi di Carnevale. Mi pareva quindi un modo perfetto per unire due mie grandi passioni, ossia la corsa e il travestimento. La MIA personale versione di “Coniglietta” non era però nata con l’intenzione di voler essere eccessivamente sexy, provocante o allusiva, ma piuttosto per l’appunto giocosa e divertente, un personaggio che trasmettesse allegria e gioia di vivere a chiunque lo guardasse. E per fortuna devo ammettere che, nonostante ci fu lo stesso qualche stolto sessista ed evidentemente misogino che ovviamente equivocò le mie intenzioni e che mi accusò di non essere una “vera atleta” (mai stata, infatti, dato che ho sempre corso per pura passione, quindi non mi offesi nemmeno) ma solo una “sfacciata esibizionista” che si conciava alla stregua di una “sexy star” (per non dire di peggio) solo per far parlare di sè stessa ed acquisire ulteriore visibilità (come se ne avessi mai avuto bisogno), la maggiorparte delle persone riuscì invece a comprendere il messaggio giocoso e goliardico che volevo far arrivare, e infatti la mia “Coniglietta” piacque molto, fu unanimamente apprezzata e non fece per nulla (o quasi) scandalo, tanto che il giorno dopo la maratona veniva sempre e tranquillamente immortalata sulla “Gazzetta dello Sport” in prima pagina.
Vi confesso anzi che ancora adesso conservo gelosamente nel cuore gli splendidi ricordi delle due edizioni della maratona di Roma corse in tali vesti, la 2017 e la 2018: la prima ancor più bella perchè corsa sotto ad un vero e proprio “diluvio universale” (chi era presente se lo ricorderá sicuramente), la seconda divertente e strampalata al massimo, dato che arrivai in ritardo alla partenza di mezz’ora buona e dovetti quindi sudare sette camicie per recuperare e chiuderla intorno alle quattro ore. Ma soprattutto ricordo le sensazioni belle e positive che mi accompagnavano in quei momenti: la gioia, la spensieratezza, il senso di libertà, la voglia di divertirmi e basta senza minimamente pensare in quanto tempo avrei concluso la maratona, da VERA AMATRICE quale sono sempre stata.
Ricordo le risate divertite e benevole degli altri maratoneti, i “Centurioni Romani” che mi scortavano alla partenza, gli atleti stranieri convinti che fossi una specie di “attrazione” ingaggiata apposta dalla stessa organizzazione della Maratona e che facevano a gara per farsi una foto-ricordo con me, i bambini che al mio passaggio tiravano le loro madri per le maniche ed esclamavano: “Mamma, mamma, guarda che bello…c’è anche una Coniglietta che corre!!”, con gli occhi spalancati e deliziati, come se fossi stata la classica sorpresa uscita fuori dalla torta di compleanno apposta per loro, per la loro personale gioia e il loro diletto. Quei momenti e quei ricordi rappresentano in assoluto i migliori e i più felici in undici anni di corsa, quelli in cui sentivo di essere davvero ME STESSA.
Gli altri quindi possono dire quello che vogliono, possono continuare pure a sostenere che sia una “brutta persona”, una persona addirittura “cattiva”, “egoista”, “esibizionista”, “superficiale”, un vero “lupo travestito da “agnello” (citazione di M.B., guarda caso…), una persona che in questi undici anni di corsa ha combinato solo guai, fatto solo del male al suo prossimo e che ha seminato solo vento e uragani. Possono continuare a pensarlo e a sostenerlo all’infinito, se ciò li consola e li rende più felici. Tanto io, nonostante tutto, so bene chi sono, e so bene che non è esattamente così. Anche chi mi ha conosciuta DAVVERO sa bene che non è esattamente così. Certe persone, riguardo alla sottoscritta, si ricordano e si divertono a sottolineare ovviamente solo gli episodi spiacevoli e i lati negativi, e forse fa anche loro comodo fare così…ma io, nel mio piccolo, so bene di aver saputo regalare anche tanta gioia e allegria, tanti sorrisi e risate, e il personaggio della “Coniglietta” lo conferma.
Proprio LEI rappresenta la parte migliore di me stessa, la parte “buona”, gentile, scherzosa, educata, e il fatto che molte persone ancora la ricordino con affetto e simpatia lo conferma. Il fatto che domani, durante la maratona, a molti forse mancherà veder sfrecciare una buffa figura con codina e orecchie a coniglio rosa, come qualcuno mi ha scritto, lo conferma.
Mi basta questo per non sentirmi proprio uno “ZERO” (argomento da me trattato giorni fa sul mio profilo Instagram e al quale mi ricollego) e una nullità sia come atleta che come persona, come in tanti adesso vorrebbero farmi sentire. Se non fosse accaduto tutto quello che è accaduto, domani la “Coniglietta” sarebbe stata sicuramente presente a Roma anche quest’anno, magari a festeggiare la sua trecentesima maratona. Purtroppo così non sarà, ma il fatto che molti la ricordino con affetto e quasi con tenerezza mi consola alquanto e conferma che in questi anni di corsa non ho allora seminato solo “vento e uragani”, come qualcuno si diverte a ripetere come un disco rotto.
Al momento non sono ancora in grado di dire se la “Coniglietta” sia definitivamente morta o solo addormentata, in attesa magari di tempi migliori, nè se mai tornerà a percorrere le strade della Maratona di Roma o di qualsiasi altra maratona. È ancora presto, troppo, per poterlo decidere, e prima di ciò devono ancora accadere troppe cose.
Ma il solo fatto che molti sperano che prima o poi tornerà contribuisce a consolare almeno in parte questo mio piccolo cuore già così vecchio, logoro e malandato, e solo per tale motivo mi sono sentita in dovere di scrivere questo post. NON per “mettersi in mostra ancora una volta, o per “ricevere big likes”. NON per “fare la vittima” e/o “cercare di passare da martire”. Smentiamo una volta per tutte anche queste leggende che si tramandano da fin troppo tempo. L’ho scritto, a dire il vero, solo per ringraziare pubblicamente tutti coloro che mi hanno sempre stimata e apprezzata a prescindere e che continuano a farlo anche adesso, adesso che sto attraversando uno dei periodi più bui e tristi della mia esistenza. L’ho scritto per tutti coloro che si sono rivelati VERI e non mi hanno allontanata, o peggio abbandonata, solo perchè sono “caduta in disgrazia” (sportivamente parlando, ovviamente, e ce sono stati tanti che purtroppo lo hanno fatto…in primis proprio chi diceva tanto di amarmi e di tenere a me), ma che continuano a rimanermi vicini e a sostenermi in questo vero e proprio incubo, poichè per me tale è, e non esagero. Per tutti coloro che non hanno magicamente messo in dubbio e cancellato con un colpo di spugna undici, ben UNDICI anni di corsa onesta e pulita per un unico errore isolato, per una negligenza di procedura, per un errore comunque NON intenzionale già stato accertato come tale, del quale sono comunque la prima a colpevolizzarmi e che sto comunque giustamente pagando a caro prezzo (anzi, forse addirittura troppo). Per tutti coloro che non giudicano, non offendono e non si scagliano contro di me a prescindere per invidia e/o antipatia personale, che non godono nel farmi a pezzi e nel banchettare poi sui resti del mio cadavere, ma che cercano piuttosto di capire, di comprendere e forse anche di perdonare (e qui non mi riferisco certo alla vicenda in sè, ma ad alcuni miei atteggiamenti sbagliati che ho purtroppo avuto in passato e che hanno contribuito ad accrescere la cattiva fama di persona “polemica e attaccabrighe” che mi accompagna). A tutte queste persone io mi sento in dovere di dire solo un’unica parola, da parte mia e ovviamente anche della “Coniglietta”, una parola che non importa nemmeno che scriva poichè tanto la conoscono già. Oltre a quella anche un grande, immenso in bocca al lupo per domani. La Vostra “Coniglietta” Vi accompagnerà con il pensiero per tutti i meravigliosi 42,195 km nella “Città Eterna” e gioirà con Voi all’arrivo…ma anche questo già lo sapete, non c’era bisogno che lo scrivessi. E Voi, se volete…potete ricambiare dedicandole sempre con il pensiero anche solo un kilometrino della Vostra maratona, o mostrandole alla fine la Vostra medaglia conquistata con gioia e con fatica: Vi assicuro che la farete immensamente felice. Adesso la Vostra “Coniglietta” si congeda e Vi saluta, forse in maniera definitiva, ma Voi ricordatevi che Vi stima e Vi vorrà sempre Bene, sempre. E come lei, anche Luisa. Un bacione da parte di entrambe…domani correte un pochino anche per noi, portate un frammento anche minuscolo di noi nel vostro cuore.
E CHE DIO DIO VI BENEDICA, sempre (non sono certo il Papa, ma un buon augurio posso farVelo lo stesso).