EOLICO A MURO: LA BATTAGLIA PROSEGUE
Circa 30.000 metri cubi di cemento su montagne dal delicato equilibrio
Se i due parchi eolici da 12 e 16 torri sono stati in queste settimane oggetto delle osservazioni da parte di associazioni ed amministrazione, una buona notizia arriva per il terzo parco, quello denominato “Monte Raitiello” che prevedeva 25 aerogeneratori con una potenza di 55,80 Mw e delle relative opere connesse ed infrastrutture indispensabili, ci racconta tutto Salvatore Pagliuca, membro del coordinamento “Eolo” creatosi per stilare gli elaborati in merito alle osservazioni: <<abbiamo messo in evidenza anche altri aspetti, quello archeologico, paesaggistico ed economico della montagna che è un territorio dove le aziende di allevamento hanno un numero di capi, soprattutto ovo caprini, che è il maggiore in Basilicata, oltre 22.000 capi animali, il cui latte è utilizzato per i pecorini più noti. Questo è un aspetto non trascurabile, perché dare un aspetto tecnologico ad un luogo che ha un suo profilo rurale e naturale è assurdo. Nel caso dei generatori di Mia Wind si parla di torri di 187 metri di altezza e nel caso di Eolica Muro Lucano si arriva a 200 metri, ben superiori per esempio al campanile più alto d’Italia che arriva a 132 metri. Ma non è solo questo: <<le piazzole di stoccaggio e montaggio sono ampie (e se nel progetto dicono di dismetterle a fine produzione, ci chiediamo come sia possibile bonificare un area cementificata per 30 anni?) e poi ci sono i basamenti che sono enormi, vanno da tre metri di profondità a 21 metri di diametro, per cui, in un calcolo complessivo, si parla di circa 30.000 metri cubi di cemento che resteranno lì, a ciò vanno aggiunti i cavidotti e circa 15 chilometri di strade da allargare o creare, con gli annessi problemi di carattere idrogeologico, che abbiamo verificato esserci nelle aree indicate dal progetto. Dunque tutti questi lavori avverrebbero in una montagna che ha un equilibrio delicatissimo>>.