Sri Lanka, bilancio sale a 290 morti Oltre 500 feriti nelle esplosioni di ieri contro chiese e hotel
Arrestati 24 sospetti. Si cercano contatti all’estero Strage in Sri Lanka: i morti sono 290, centinaia di feriti. Ad agire 7 kamikaze Anche 35 vittime straniere.
Le esplosioni della mattina di Pasqua hanno provocato oltre 180 vittime e centinaia di feriti. Mentre le autorità lavorano per identificare le persone coinvolte, i superstiti affollano l’ingresso degli ospedali per avere notizie.
Tra loro anche turisti stranieri
“Sto cercando mia moglie e mio figlio”. A dirlo è un turista straniero all’esterno di un ospedale dello Sri Lanka, dove la mattina di Pasqua oltre 180 persone sono state uccise in una serie di sette esplosioni, avvenute in tre hotel di lusso e tre chiese, nella capitale Colombo e nelle città di Negombo, Batticaloa e Dehiwela. I feriti sono più di 500 e tra le vittime dovrebbero esserci almeno 35 stranieri, tra cui cittadini americani, inglesi e olandesi. L’uomo che cerca la moglie e il figlio mostra agli agenti una foto sul cellulare. “Controllerò, ma non ci sono ancora nomi e indirizzi”, risponde il poliziotto
In molti chiedono informazioni
“Il personale dell’ospedale sta raccogliendo i nomi e ogni dettaglio proprio ora”, spiega ancora l’agente al turista che parla inglese. Non è l’unico a cercare notizie davanti all’ospedale: una folla è riunita di fronte ai cancelli per cercare di sapere se i propri parenti e amici sono tra i ricoverati o le vittime. C’è anche qualcuno che, per l’angoscia, dà in escandescenza. Nel frattempo le ambulanze entrano ed escono dalla struttura.
«Ho appreso con sdegno e profonda tristezza la notizia dell’efferato attentato che nelle ultime ore ha insanguinato lo Sri Lanka, causando numerosissime vittime anche tra fedeli inermi riuniti per celebrare la Pasqua.
In queste drammatiche ore, facendomi interprete dei sentimenti degli italiani tutti, desidero far giungere a Lei e all’amico popolo dello Sri Lanka le piu’ sincere espressioni di cordoglio e di condanna di questo vile gesto di insensata violenza. Siamo vicini al dolore delle famiglie delle vittime e – con viva speranza – auguriamo ai feriti un pronto e completo ristabilimento.
Nel rinnovarle le condoglianze del popolo italiano e mie personali desidero confermarle che lo Sri Lanka, di cui ospitiamo nel nostro Paese un’ampia e operosa collettivita’, potra’ sempre contare sulla vicinanza dell’Italia e sul suo inflessibile impegno nella lotta contro ogni forma di terrorismo e di violenza».
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
al Presidente della Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena.
Sri Lanka, bilancio sale a 290 morti
Oltre 500 feriti nelle esplosioni di ieri contro chiese e hotel
(ANSA) – COLOMBO, 22 APR – È salito ad almeno 290 morti e oltre 500 feriti il bilancio degli attentati esplosivi di ieri contro chiese e hotel in Sri Lanka. Lo rende noto oggi la polizia.
L’India afferma che cinque suoi cittadini sono stati uccisi negli attentati di ieri in Sri Lanka. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha parlato con i leader cingalesi e ha condannato gli attacchi esplosivi. “Non c’è posto per tale barbarie nella nostra regione. L’India è solidale con il popolo dello Sri Lanka”, ha scritto Modi su Twitter. Sono almeno 27 gli stranieri morti negli attentati. Gli Stati Uniti hanno detto che molti sono gli americani, ma non hanno dato una cifra. Il Giappone ha confermato un morto. Le autorità cingalesi affermano che tra le vittime straniere ci sono anche un portoghese, due turchi e tre britannici.
Sri Lanka: governo, i kamikaze erano 7
Secondo un funzionario che si occupa delle indagini forensi
(ANSA) – COLOMBO, 22 APR – Erano sette gli attentatori kamikaze che ieri hanno compiuto la strage nello Sri Lanka costata la vita ad almeno 290 persone: lo ha reso noto un funzionario del governo che si occupa delle indagini forensi degli attacchi.
Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due.
Arrestati 24 sospetti. Si cercano contatti all’estero Strage in Sri Lanka: i morti sono 290, centinaia di feriti. Ad agire 7 kamikaze Anche 35 vittime straniere. La Farnesina ha confermato che l’unità di crisi è al lavoro, insieme all’Ambasciata d’Italia “per effettuare verifiche”. Indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225
Otto esplosioni in Sri Lanka, nel giorno di Pasqua, hanno colpito chiese e hotel, facendo una strage. Il bilancio provvisorio è di almeno 290 vittime e circa 500 feriti. Il governo dello Sri Lanka ha dichiarato lo stato d’emergenza e il coprifuoco. Il capo della polizia, l’11 aprile, aveva lanciato l’allerta su un rischio di attacchi kamikaze in chiese importanti. A Colombo è stato colpito il santuario di Sant’Antonio, gli hotel di lusso Shangri-La, Kingsbury e Cinnamon Grand Colombo; un piccolo hotel a Dehiwala, periferia meridionale, vicino allo zoo. A Negombo, a nord della capitale, è stata colpita una chiesa. Un’altra chiesa è stata attaccata a Batticaloa, nell’est del Paese, nella parte opposta dell’isola. I primi arresti Sono almeno 24 le persone sospette arrestate finora. Secondo il premier Ranil Wickremesinghe, “finora i nomi emersi sono tutti locali” ma gli inquirenti stanno cercando di verificare se i terroristi avessero eventuali “contatti all’estero”. Il premier ha aggiunto che si sta cercando di capire “perché non siano state prese precauzioni adeguate”, ma ha ribadito che la priorità del governo è “catturare i terroristi”: “Dobbiamo cercare per prima cosa e prima di tutto che il terrorismo non rialzi la testa in Sri Lanka”. Gli investigatori: hanno agito sette kamikaze Erano sette gli attentatori kamikaze che ieri hanno compiuto la strage nello Sri Lanka: lo ha reso noto un funzionario del governo che si occupa delle indagini forensi degli attacchi. Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due. Governo: rete internazionale dietro gli attacchi “Non crediamo che gli attacchi siano stati realizzati da persone di questo Paese. C’e’ una rete internazionale senza la quale questi attacchi non sarebbero stati portati a termine”. Lo ha detto un portavoce del governo, Rajitha Senaratne, durante una conferenza stampa sugli attentati di Pasqua in Sri Lanka. Allerta Usa: si temono nuovi attacchi “Gruppi terroristici” continuano a pianificare attacchi in Sri Lanka. L’allerta, citata dalla Reuters, è stata emanata domenica dal Dipartimento di Stato Usa, secondo il quale “hotel e luoghi di culto” restano tra gli obiettivi, ai quali si aggiungono località turistiche, centri commerciali, aeroporti e altre aree pubbliche. L’allerta dell’11 aprile Il capo della polizia era stato allertato da un servizio straniero di intelligence e aveva emanato un’allerta a livello nazionale l’11 aprile, segnalando il rischio di attentati kamikaze contro “chiese importanti” e contro la rappresentanza diplomatica indiana a Colombo, pianificati dal gruppo radicale islamico National Thowheeth Jama’ath (Ntj). Almeno 35 stranieri tra le vittime. Farnesina al lavoro Sarebbero almeno 35 gli stranieri tra le vittime delle esplosioni in Sri Lanka. Le nazionalità accertate al momento sono otto: USA, Danimarca, Cina, Giappone, Pakistan, Marocco, India e Bangladesh secondo il portavoce dell’Ospedale Nazionale. La Farnesina ha confermato in un tweet che l’unità di crisi è al lavoro, insieme all’Ambasciata d’Italia “per effettuare verifiche”.
Nel tweet è indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225.
Turista italiana: coprifuoco fino alle 6 “Siamo chiusi in albergo per il coprifuoco che ci sarà fino alle 6 di domattina. Poi, una volta cessato, ci allontaneremo al più presto da Colombo. Siamo spaventati”.
È la testimonianza di Giusi Bortone, medico originario di Camerota (Salerno) ma residente a Parma, atterrata stamani a Colombo. “Siamo arrivati alle 10 – dice al telefono – e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei tg in aeroporto”.
Il ministro dell’Economia: “Per favore restate in casa”
“Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri”, scrive su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee. “Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…)
Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro.
Cancellate tutte le funzioni pasquali Tutte le funzioni pasquali previste per oggi sono state cancellate dall’arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith.
L’arcivescovo ha condannato le esplosioni e ha fatto le sue condoglianze per le famiglie delle vittime, definendo “inaccettabili” gli attacchi. Bomba artigianale vicino all’aeroporto Una bomba artigianale è stata trovata e disinnescata vicino al principale aeroporto internazionale dello Sri Lanka; l’ordigno è stato trovato nella serata locale, poche ore dopo la serie degli attacchi della domenica di Pasqua. Lo riferiscono i media locali.
È stata una pattuglia dell’aeronautica militare impegnata in una ricognizione di routine a fare la scoperta: l’ordigno è stato trovato in strada, molto vicino all’aeroporto principale del Paese, il Bandaranaike International, noto anche come aeroporto Katunayake o Colombo International, situato vicino la capitale. Gli artificieri lo hanno fatto brillare in maniera controllata senza che ci fossero danni. Dopo la serie di attentati della mattina, l’aeroporto era già in una situazione di massima allerta.