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LUISA BETTY HA DECISO DI STACCARE LA SPINA DOPO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DI SQUALIFICA

Ecco, voglio che mi ricordiate così…come in questa foto che non avevo ancora mai postato ma che mi piace molto, l’immagine che a mio parere più mi rappresenta, o meglio che mi rappresentava.

Ecco, voglio che mi ricordiate così…come in questa foto che non avevo ancora mai postato ma che mi piace molto, l’immagine che a mio parere più mi rappresenta, o meglio che mi rappresentava.

Questa è quella che ero, che sono stata e che mi sono sentita di essere per undici anni, ma che non so ancora se riuscirò ad essere anche in futuro. Al momento, infatti, non mi sento più di esserlo. Quello che segue, e che mi auguro leggerete, è un post di congedo, purtroppo definitivo, dal momento che sono costretta a disattivarmi da qui per tutelare me stessa e soprattutto la mia Famiglia. Se avete seguito gli accadimenti di ieri, capirete anche il motivo. È stato bello stare qui con Voi, ho conosciuto tante belle persone in questi anni. Purtroppo ho conosciuto anche il lato peggiore dei social networks, il loro “lato oscuro”, quello usato per denigrare e bullizzare, e dopo averlo conosciuto non è più possibile per me rimanere qui. Non dopo l’increscioso episodio accaduto ieri, che ha coinvolto addirittura mia madre. È stato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi ha disgustata talmente tanto che qui sopra non voglio più rimanerci, e del resto mi trovo proprio obbligata a disattivarmi per evitare che la situazione degeneri ancora. Sì, esatto…proprio come una specie di ricatto. Chi mi conosce sa che sono una persona la quale ha grandissimo rispetto per i valori sacri come la Famiglia, e che non mi permetterei mai di scendere a livelli così infimi da usare i genitori di qualcuno per colpirlo. Ieri invece mia madre è stata offesa e derisa, tacciata di “fake” e di “malata mentale”, le è stato intimato di curarsi, la sua foto è stata postata impunemente sull’account del mio persecutore alla mercè di tutti senza la sua autorizzazione e lì ancora adesso si trova, oggetto di scherno e derisioni. Addirittura è stata messa come immagine di copertina sull’account di colui che da mesi mi calunnia, il colpo più basso e più meschino che mi si potesse mai infliggere (a proposito, a tutti coloro che stanno deridendo la foto di MIA madre voglio dire solo questo, con tutto il cuore: VERGOGNATEVI! SIETE SOLO DELLE CAROGNE, DEGLI ESSERI SPREGEVOLI, E TUTTI DEVONO SAPERLO. FATE SOLO PENA E RIBREZZO, SPECIE LE DONNE, MADRI ANCH’ESSE. I TOPI DI FOGNA HANNO MOLTA PIU’ DIGNITA’ DI VOI!), e per tale motivo sono quindi costretta a disattivarmi, poichè ha infatti promesso di lasciarmi in pace solo a tale condizione.

Se non ci fosse entrata di mezzo mia madre me ne sarei ovviamente infischiata, ma così capite bene che non ho altra scelta. Se offendono e deridono me alla fine non mi importa nemmeno più, tanto oramai ci sono abituata…ma mia madre non lo merita, essendo intervenuta solo per difendermi, come credo ogni madre che si rispetti farebbe per difendere i propri figli da calunnie e denigrazioni. Mia madre non doveva quindi essere toccata, in nessun modo. E alla fine di tutto, chi è che è quindi costretta a subire il ricatto, ossia a disattivarsi, in cambio di essere lasciata finalmente in pace? Ovviamente la sottoscritta. Ma va bene così, lo avrei fatto comunque, poichè sono dell’idea che quando certi limiti di decenza, di buon gusto e di sopportazione vengono superati non rimanga altra soluzione. Tanto so che se rimanessi non verrei mai lasciata in pace, mai. Ogni mia azione anche positiva, come ad esempio l’iniziativa di voler fare informazione sul doping fra gli Amatori, verrebbe mal vista e ribaltata a mio sfavore.

E sinceramente mi sarei anche stancata di dover leggere sempre le solite offese ogni santo giorno, del tipo “è malata”, “è esaurita”, “è da TSO”, “è da ricovero”, addirittura “è pericolosa”, da parte di persone che non ho mai visto nè conosciuto in vita mia, da parte di persone che mi scrivono in privato offendendomi e poi raccontano esattamente il contrario per farmi passare male, o da parte di persone false e ipocrite che a novembre-dicembre mi chiedevano pure come stavo e fingevano di preoccuparsi per me. Peggio ancora, da parte di persone talmente meschine e insensibili da arrivare persino a deridere la madre di qualcuno che nemmeno conoscono, o a ricattarmi usando lei stessa. Che schifo, veramente…mi vergogno IO per loro. Siamo giunti davvero al degrado, al punto più basso in assoluto, e io non ci sto più. Quando si arriva a usare e a deridere persino certi affetti non siamo più esseri umani, ma esseri diabolici senza rispetto nè dignità. Provo digusto e orrore per tutto questo, per tutti loro. E non mi va nemmeno più di dover leggere tutte le brutte cose che scrivono sul mio conto, semplicemente perché so bene che NON corrispondono a veritá. Sono consapevole infatti di essere una persona che ha i suoi numerosi limiti e difetti, che ha commesso i suoi sbagli, come tutti, ma al tempo stesso sono anche consapevole di essere una persona perbene, sensibile, acculturata, di ottima Famiglia. Tutto sommato una brava persona. Di certo “pericolosa” non lo sono mai stata, e non sono neanche una “malata mentale”. Se lo fossi, dubito che riuscirei a scrivere così. Se lo fossi, sarei stata io a fare le cose orribili che fa invece colui che mi ricatta. Magari “esaurita”, quello un po’ lo sono davvero, specie in questi ultimi mesi, ed è per questo che ho bisogno di ritrovare un po’ di pace e di serenitá, cosa che continuando a rimanere qui non riesco proprio a fare. Ogni santo giorno subisco offese, calunnie, denigrazioni. Ogni santo giorno mi trovo a dover affrontare scontri e polemiche per il solo fatto di essere presente, di rimanere attiva qui e di voler rivelare alcune cose. Fino a questo meschino, disgustoso ricatto finale. Sicuramente se siamo giunti a tali livelli è in gran parte colpa mia, mi rendo conto di aver gestito male l’intera situazione fin dall’inizio…ma del resto non ero minimamente preparata a tutto ciò che mi sarebbe piombato addosso, a questa specie di tsunami che mi avrebbe travolta. Sapevo giá che un carattere come il mio non sarebbe riuscito a tacere, a fare come se nulla fosse accaduto, specie di fronte a certe ingiustizie subìte, ingiustizie che ribadirò fino alla morte di aver subìto. Non mi pento di aver rivelato nulla e non mi interessa se la gente non mi crede, tanto la verità la conosco io e soltanto io. Come sapete avrei voluto diffonderla, divulgarla, ma mi è stato impedito, come mi è stata impedita qualsiasi possibilità di avere una eventuale riduzione di pena. Sono stata, come si suol dire, “incastrata” per bene, e dopo la rabbia iniziale ho capito che in questo momento fare quel che avevo in mente sarebbe stato del tutto inutile, anzi addirittura controproducente. Chi vuole troverà sempre il modo di screditare la mia versione dei fatti, come troverá sempre il modo di screditare me facendomi passare per una “bugiarda, una pazza, una visionaria, una brutta persona, una da tenere alla larga”. Peccato però che durante il mio controllo non sia stata visionaria per niente, che nella mia vicenda ci sia stato davvero un medico che ha dichiarato il falso a mie spese, e che grazie a lui oggi mi trovo a dover scontare una squalifica di diciotto mesi invece che di sei. Unica motivazione, se non questa. Non la mancata richiesta dell’esenzione a fini terapeutici, nè tantomeno la quantità di sostanza rilevata nelle mie urine. NO. Semplicemente un medico che ha dichiarato il falso per insabbiare certi suoi errori e certe sue violazioni di protocollo, aggravando di conseguenza la mia posizione, e da lì poi la pena aumentata a diciotto mesi. Evidentemente avevano bisogno di lanciare un avvertimento, un segnale “forte” al mondo del podismo amatoriale…e per farlo hanno scelto me, personaggio abbastanza noto nell’ambiente. Lo ribadirò sempre, fino alla morte, perchè così è andata. Magari in futuro, col tempo, potrò finalmente svelare quello che al momento non mi è possibile svelare del tutto, quando questa vicenda sará oramai quasi dimenticata. Ho infatti sempre riposto fiducia nel grande potere del Tempo. Il Tempo, dicono i saggi, è galantuomo, lenisce ogni ferita e come il mare pian piano riporta tutto a galla e restituisce tutto con gli interessi, dunque vedrò di avere pazienza e di saper attendere che anche tutta la verità riguardo alla mia vicenda venga prima o poi a galla. Non mi è rimasto altro in cui credere, e in cui sperare. In cosa dovrei credere, ancora…nella Giustizia?? Nei medici falsi e corrotti?? Nei falsi “amici” che si tramutano poi nei miei peggiori carnefici?? No, grazie…non io. Non più. E non mi è rimasto nemmeno più nulla da condividere con Voi, ora che ho dovuto dire addio per un po’ alla mia passione. Il motivo principale per il quale avevo aperto e usavo questo account era per condividere i ricordi delle mie gare, scrivere i miei resoconti sulle stesse, rimanere in contatto con gli Amici podisti. Ma adesso che tanto non posso gareggiare…che senso avrebbe rimanere? Per farmi denigrare? Per vedere la foto di mia madre esposta al pubblico scherno?? No, grazie. Non ci sto. Non sono più una di Voi, e forse non lo sono davvero mai stata. Al momento sono tagliata fuori, da tutto oramai.

Anche se tornassi a gareggiare nulla sarebbe mai come prima, né per gli altri e nè tantomeno per me stessa. Assistere e gioire ogni domenica delle gare e dei successi altrui è bello, certo…ma al tempo stesso fa anche un po’ male, poichè ti fa ricordare che tu invece non puoi più farlo. Ti fa ricordare che sei in panchina, e che dovrai rimanerci per un anno intero. Un anno sembra passare in fretta, ma non così in fretta per una che, come me, adorava gareggiare ogni fine settimana. E dopo undici anni è dura accettare di non poterlo fare più. Avrei voluto fare ancora tante cose, partecipare a tante gare, fare informazione, avevo tanti progetti e buoni propositi per il futuro…ma adesso mi sento come “svuotata”, senza energìe. Mi sembra tutto così lontano, arduo, difficile. Troppo, e con troppi ostacoli da superare. Magari è solo un momento, direte Voi…un momento che però dura da sette mesi, e che ancora non accenna a migliorare. Anzi, stando qui, a farmi offendere e denigrare ogni santo giorno, non fa che peggiorare sempre di più. Perciò basta…mi arrendo. Sono stanca di questa situazione, davvero stanca stavolta. Se il prezzo da pagare per essere lasciata in pace è quello di sparire, lo pagherò volentieri. Accetterò il ricatto, o la “resa incondizionata”, come la chiama lui. Non mi importa se in tal modo gliela darò vinta, la mia serenità vale molto di più. La dignità della mia Famiglia, anche. Non voglio più essere cercata ma solo dimenticata, almeno per un po’. Forse per un annetto. Perciò non cercatemi più, fatemi questo favore. Fate come se non esistessi, almeno fino a quando questo brutto momento non sarà finalmente passato. Tanto per parecchi mesi sarò via, partirò infatti alla volta di un’esperienza molto bella e utile al prossimo della quale sono molto fiera. Magari al mio ritorno mi rifarò viva, di certo cambiata e migliorata, e soprattutto molto più serena. Al momento mi sembra l’unica cosa giusta e sensata da fare, per tutelare sia me stessa che la mia Famiglia. Non voglio più che i miei genitori debbano essere attaccati e derisi a causa mia. Mai più. Non lo meritano, loro sono due persone squisite, soprattutto mia madre, che non ha mai fatto un torto a nessuno in vita sua, e che non c’entrava assolutamente nulla in tutta questa vicenda. L’errore non lo hanno commesso i miei genitori, ma la sottoscritta. Loro anzi avevano fatto un ottimo lavoro, tirando su una figlia gentile, onesta, beneducata. Non mi hanno mai fatto mancare nulla, ho sempre avuto la classica vita “perfetta”, probabilmente fin troppo, da figlia unica agiata e un po’ viziatella. Non è colpa loro se qualcosa non è poi andata per il verso giusto.

La colpa è mia e soltanto mia, i problemi me li sono sempre creati da sola. Quindi se qualcuno deve essere attaccato, offeso e deriso quella sono io, non certo i miei genitori. Mi auguro solo che, disattivandomi, qualcuno non troverà più appigli per attaccarmi e rispetterà l’accordo che abbiamo fatto. Anzi, il ricatto…poichè tale è stato.
Mi spiace che debba finire così, ma davvero non vedo altra soluzione per essere finalmente lasciata in pace. Perciò Vi prego di rispettare questa mia decisione, senza discutere. Tanto, gli amici VERI sapranno sempre dove trovarmi e come contattarmi. E sanno bene che nel mio cuore ci sarà sempre posto per loro. Ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno sempre sostenuta, stimata, lodata, hanno gioito assieme a me per i miei piccoli successi e cercato di consolarmi nei momenti tristi, tutti coloro che mi sono rimasti accanto anche durante questi ultimi, dolorosi sei mesi. Prima o poi troverò il modo di ringraziarvi tutti di persona, e magari di ricambiare. Confido nel Tempo, come sempre. Adesso è giunto il momento di salutarVi, almeno per il momento. Ma prima voglio farVi un grande in bocca al lupo per tutti i vostri traguardi e obiettivi, Vi auguro davvero di riuscire a raggiungerli. È stato bello conoscerVi, condividere pensieri, opinioni, esperienze, insomma trascorrere un po’ di tempo con Voi, sia “virtuale” che reale. Mi mancherete molto, questo è certo. Come io spero di mancare un pochetto a Voi. Confesso che mi viene quasi da piangere, a scrivere queste parole…sarò sempre la solita inguaribile sentimentale. Un bacione a tutti…ricordatemi così, come in questa foto che mi piace molto. E che Dio Vi benedica sempre. ❤

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