PIANO FS PER UILM
Il sindacato lucano sollecita Ferrovie dello Stato
Nel “treno” del piano industriale delle Ferrovie dello Stato 2019-2023 mancano due “vagoni” strategici per la Basilicata sia per l’occupazione che per l’ammodernamento dei collegamenti ferroviari regionali: la Ferrosud e la Firema.
A sostenerlo sono le segreterie regionali della Uil e della Uilm sottolineando come gli investimenti ingenti previsti nel piano – 42 miliardi per infrastrutture, 12 miliardi per nuovi treni e bus, 2 miliardi per metro, 2 miliardi per altre tecnologie – con il rafforzamento dell’occupazione diretta ed indotta non possono tagliare fuori proprio gli stabilimenti di Matera e Tito. Entrambe le vertenze – si sostiene nella nota Uil e Uilm – sono da troppo tempo in un binario morto nella “stazione” del Ministero per lo Sviluppo Economico nonostante le commesse per la Ferrosud di 51 milioni di euro che, nel corso dell’ultimo incontro al Mise, l’amministratore delegato ha dichiarato di avere pronte.
Anche per la Firema la situazione è incerta. La società – sempre al tavolo del Mise – ha annunciato investimenti di circa 20 milioni per il triennio 2019/2021, che riguarderanno il miglioramento delle infrastrutture, fabbricazione, innovazione e sviluppo. Tali investimenti vedranno la partecipazione di Invitalia. Ma l’unica commessa certa ed assegnata sinora è la Circumetnea, ovvero 54 treni da realizzare a partire dalla fine 2019 e con prima consegna a gennaio 2021.
E’ del tutto legittima l’insoddisfazione dei lavoratori– evidenziano ancora Uil e Uilm – perché il piano industriale pluriennale delle Ferrovie dello Stato si sta rivelando l’ennesima occasione persa per garantire commesse di lavoro e il rilancio di Ferrosud e Firema.
Uil e Uilm si batteranno perché Fs e Governo rimettano mano al piano e individuino soluzioni per il presente e il futuro dei lavoratori lucani. Al Presidente e alla nuova Giunta Regionale il compito di avviare un’interlocuzione efficace con Governo e Fs per far valere gli interessi delle nostre comunità già fortemente penalizzate dalla situazione di inadeguatezza dei collegamenti ferroviari da e per il centro nord