SARÀ un LEGAle il SINDACO di MARATEA
La gente vuole ascoltare, vuole emozionarsi, vuole vibrare alle arringhe degli oratori e vuole vedere “il sangue” scorrere nell’arena.
BIAGIO VELARDI: REPORT CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE IN MARATEA
VITTORIA AI PUNTI?
Ultima sera la piazza quasi piena come nella migliore tradizione elettorale, il clima è leggermente più mite ma l’umidità ti penetra nelle ossa.
Parlerà prima la lista Rinascita e poi la lista Cambiamenti.
La gente vuole ascoltare, vuole emozionarsi, vuole vibrare alle arringhe degli oratori e vuole vedere “il sangue” scorrere nell’arena.
Lo spettacolo comincia.
Il primo a parlare come dicevo sopra è il candidato a Sindaco della lista Rinascita.
L’Avvocato Daniele Stoppelli è più sciolto più sicuro di se si muove con agilità sul ring. Va giù con potenza e tira dei ganci poi un montante poi un diretto mette alle corde il suo avversario lo inchioda nell’angolo e demolisce con la maestria di un consumato boxer le criticità del programma del suo avversario mettendo in risalto alcune ingenuità. Ci racconta anche la storia dei due cani per dirci che quello che vediamo nel mondo intorno a noi è un riflesso di quello che siamo. Se siamo delle belle persone vedremo delle cose belle e il nostro entusiasmo e la nostra positività si rifletterà sul mondo che ci circonda trasformandolo. Fa riferimento anche alle sue radici al cattolicesimo democratico alla dottrina di Paolo VI a De Gasperi a Don Luigi Sturzo affermando che quelli sono i suoi valori di riferimento. Scivola un po’ sul fatto di Maratea alla deriva. Maratea non è un paese alla deriva ma un paese che ha bisogno di crescere di più di rappresentarsi al meglio e di ritrovare uno spirito unitario e condiviso.
Tocca adesso alla lista Cambia Menti. Di solito chi ha l’ultima parola ha la meglio ma non sempre è così. Vista l’ora tarda e il freddo che cominciava ad essere davvero pungente pensavo che la piazza si svuotasse invece resta piena.
L’Avvocato Luca Magliacane risponde con precisione e con dovizia di particolari al suo avversario si difende e attacca ma senza indugiare troppo sulle polemiche. Si sofferma molto sul programma rimarcando una differenza rispetto al suo avversario che ha un po’ glissato sul tema. Ci sottolinea il fatto che il suo programma è presente massicciamente nelle case dei marateoti perché è stato stampato e distribuito mentre l’altro è depositato al Comune come previsto dalla Legge ma non esistono copie cartacee in distribuzione tra i cittadini. Afferma il valore della sua squadra ed il fatto che non ha poteri forti alle spalle paventando non troppo velatamente che dall’altra parte ci sono i grandi interessi, sottolinea il fatto che bisogna “sburocratizzare” e accelerare sulla definizione delle pratiche edilizie. Parla di regolamento urbanistico e di come modificare la norma (assurda) che prevede l’altezza minima di 3 metri per i piani terra. Parla di calmierare i prezzi degli affitti dimenticandosi che non siamo in uno stato komunista e che la proprietà privata è tutelata dalla costituzione ma è vero tuttavia che si possono mettere in campo degli incentivi per agevolare chi apre delle attività e fa investimenti nei centri storici come è vero che chi tiene un attività aperta tutto l’anno nel Centrostorico compie ogni giorno un atto di eroismo. Sottolinea il fatto che farà pagare tutti solleticando il bisogno di giustizia dei cittadini ma come se poi si potesse fare il contrario e non procedere d’ufficio come peraltro stanno già facendo gli uffici con l’avvio di procedimenti esecutivi per la riscossione forzosa dei crediti. Insomma l’avversario Magliacane si dimostra in grado di parare i ganci retorici del boxer navigato e la partita si chiude con un sostanziale pareggio.
È stata una bella serata. La gente sfoglierà la margherita e mai come questa volta le famiglie si divideranno tra il voto dato per stima, quello per parentela, quello per affetto e quello per obbligo. Poche ore ci separano ormai al verdetto finale.
Buon voto a tutti. Viva Maratea.