OMICIDIO DI MARCO VANNINI, LA PROCURA CONVOCA DAVIDE VANNICOLA, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: L’EX AMICO DI IZZO NON È UN TESTIMONE
Il problema è che, nel nostro paese, in molti scambiano la propria visibilità per competenze.
OMICIDIO DI MARCO VANNINI, LA PROCURA CONVOCA DAVIDE VANNICOLA, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: L’EX AMICO DI IZZO NON È UN TESTIMONE
L’artigiano Davide Vannicola, ex amico del maresciallo Roberto Izzo è stato convocato in procura. Vannicola, lo ricordiamo, alcuni giorni fa, ha rilasciato un’intervista a “Le Iene” e ora c’è chi spera in un colpo di scena. Il maresciallo Roberto Izzo fu avvisato di un incidente occorso in casa Ciontoli dal capofamiglia, Antonio, circa due ore dopo l’esplosione del colpo.
- Dottoressa Franco, con la convocazione in procura di Davide Vannicola si riaprirà il caso?
Ma quando mai. Vannicola non è un testimone. Ipotizziamo che il maresciallo Roberto Izzo abbia manifestato a Vannicola dubbi sull’identità dello sparatore, Vannicola ha interpretato e rielaborato con la sua compagna le parole di Izzo e poi ha riferito ciò che ha rielaborato a “Le Iene” che, a loro volta, hanno rielaborato e reso pubbliche le proprie conclusioni. In altre parole, su un piatto della bilancia c’è ciò che è agli atti, ovvero intercettazioni, interrogatori e risultanze investigative, e sull’altro piatto c’è il nulla. Lo ripeto, riguardo ad eventuali confidenze fatte da Izzo a Vannicola, eventuali dubbi di Izzo sull’identità dello sparatore lasciano il tempo che trovano, posto che le indagini hanno appurato che fu Antonio Ciontoli a sparare. Aggiungo anche che Izzo ha riferito ad una giornalista di Quarto Grado che, a suo avviso, i Ciontoli non mentirono quella sera sull’identità dello sparatore perché glielo riferirono, senza il timore di venir smentiti, prima che Marco morisse, un’inferenza logica supportata dalle risultanze investigative. Con ciò non sto dicendo che l’ex maresciallo non abbia parlato con Vannicola o che Izzo dica la verità su tutto, ma, di sicuro, la testimonianza di Vannicola non è di alcun aiuto per delineare le responsabilità dei Ciontoli.
- Ciò che stupisce è che Davide Vannicola, seppur convinto di avere notizie importanti relative all’omicidio di Marco Vannini, invece di andare in procura, abbia contattato Le Iene, dottoressa, perché Vannicola ha rilasciato l’intervista?
Il motivo per il quale Davide Vannicola ha rilasciato l’intervista a “Le Iene” è personale e legato al suo rapporto con Roberto Izzo, un rapporto che, per una qualche ragione, si era incrinato. È lo stesso Vannicola a rivelarcelo in un post su Facebook dove parla di Izzo come di “uno che pensavo fosse il mio migliore amico”. Peraltro, nell’intervista a “Le Iene” Davide Vannicola, sempre parlando di Izzo, dice: “(…) gli abbia detto “sei un coglione, non t’aspettare nulla da me”, lui ce rimasto de merda e da lì si è un po’ inclinato il nostro rapporto (…)”
- Dottoressa Franco, c’è ancora chi dice che l’unico che avrebbe potuto raccontare come sono andate le cose è Marco Vannini?
La verità su quella sera è agli atti. Servono competenze per ricostruire i fatti, non capisco perché gente impreparata, come quella che si espressa in questi termini, dovrebbe essere capace di processare interrogatori ed intercettazioni. Peraltro, e lo dico per esperienza personale in quanto mi sono occupata di un clamoroso errore giudiziario, non solo chi si riempie la bocca con questa sciocchezza non è capace di addivenire personalmente alla verità ma, se gli viene fornita, neanche la riconosce. Il problema è che, nel nostro paese, in molti scambiano la propria visibilità per competenze.