REDDITO MINIMO: EVITARE STRUMENTALIZZAZIONI
Il consigliere regionale Fdi, Vizziello, replica al sindaco di Grassano
“Il reddito minimo d’inserimento, la misura istituita dall’ex maggioranza di centro sinistra, non può coesistere con il reddito di cittadinanza, in quanto si tratta di due misure di inclusione sociale che si fondano su criteri di attribuzione praticamente identici ed hanno entrambe valenza assistenziale”. E’ la convinzione espressa dal consigliere di Fratelli d’Italia Vizziello che risponde così alle dichiarazioni del sindaco di Grassano, in merito alla condizione di quanti, nella sua comunità, percepiscono il reddito d’inserimento, che, secondo indiscrezioni, il presidente Bardi vorrebbe cancellare.
“Per ora – afferma Vizziello -, di certo c’è solo la proroga fino a giugno della misura regionale di contrasto alla povertà, configurandosi ogni decisione in merito una scelta prettamente politica che la Giunta regionale adotterà nell’interesse esclusivo dei lucani”.
L’esponente di Fratelli d’Italia ricorda al sindaco di Grassano che “qualora la Regione decidesse di non prorogare il reddito minimo d’inserimento, nessun pregiudizio deriverebbe a quanti svolgono percorsi formativi all’interno delle pubbliche amministrazioni, essendo i tirocini strumenti diretti ad elevare il livello di competenze dei lavoratori svantaggiati e quindi funzionali al reinserimento degli stessi nel mondo del lavoro”.