ENTUSIASMO DA GUARENTE, FIACCA DA TRAMUTOLI
Potenza, chiusura di campagna elettorale con opposti “sentimenti”
DA GUARENTE…..
Mario Guarente ha scelto la piazza di Duca della Verdura per motivare i suoi sostenitori e provare a richiamare a se anche gli ultimi indecisi prima del silenzio elettorale. Oltre a motivare Guarente è stato motivato, dai tanti presenti e dai tantissimi sostenitori che sul palco hanno fatto una vera e prioria staffetta per elogiare le doti e i progetti a cui punta il candidato sindaco del centrodestra.
Il leitmotiv del comizio è stato il servizio mandato in onda su Cranache Tv dell’incontro “segreto” tra Valerio Tramutoli, Tanino Fierro, Aurelio Pace e Antonio Triani. Un incontro che dal palco del centrodestra è stato sottolineato «ha rivelato realmente chi è Tramutoli. Spacciatosi per rinnovamento, in realtà, ha rimesso in gioco tutti quelli che hanno ridotto Potenza nel degrado e nell’abbandono». Il video di Cronache Tv aveva già fatto discutere da giovedì, giorno della messa in onda perchè per molti cittadini è apparso come se il Professore per battere Guarente ha preferito firmare il “patto col diavolo” trattando personalmente e privatamente l’appoggio elettorale con quei «vecchi tromboni» che alla gente dice di rifiutare e respingere. Concetto ribadito dai tanti che hanno “affollato” il palco a sostegno del centrodestra.
A lanciare la volata principale a Guarente ci ha pensato il neo governatore Vito Bardi che ha più volte evidenziato che «per continuare a completare quel percorso di rinnovamento che i lucani hanno gia avviato votando il centrodestra alle regionali è necessario votare anche al Comune di Potenza per Guarente». Dopo il governatore si sono susseguiti gli appelli del presidente del consiglio regionale Carmine Cicala, degli assessori regionali Francesco Fanelli e Gianni Rosa, degli onorevoli Giuseppe Moles e Pasquale Pepe, di Francesco Cannizzaro, Antonio Vigilante, Donato Ramunno, Pio Belmonte e tanti altri ancora. L’ultima parola non poteva che spettare al protagonista di questa lotta verso il ballottaggio di domani.
Ha deciso di rilanciare i temi forti della sua campagna elettorale Guarente con la proposta di azioni concrete per la città per «rilanciarla e proiettarla nel futuro senza la filosofia dei nostri avversari».
Guarente non ha concluso attaccato Tramutoli ma spendendo parole decisi sull’amore che prova per la sua città, per convincere tutti a poche ore dal voto che lui sarebbe la scelta giusta per rilanciare Potenza e rimetterla al posto che merita.
DA TRAMUTOLI…
Prima un comizio e poi un concerto. Così Valerio Tramutoli candidato sindaco di “La Basilicata Possibile” e “Potenza Città Giardino” ha scelto di chiudere la sua campagna elettorale per la corsa a sindaco di Potenza. Le modalità sono sempre quelle a cui già da anni ormai ci ha abituato la sinistra, schieramento a cui lo stesso professore fa riferimento. Prima la proposta elettorale e poi spazio alla musica e al divertimento per provare ad attrrarre più gente. Insomma, il classico stile “social-popolare”. Diversi i cittadini che hanno risposto al suo appello di presentarsi in Largo PIgnatori per ascoltare il suo ultimo discorso prima del silenzio elettorale. Ovviamente, ma è quasi fisiologico, di più le persone che si sono presentate a chiusura del suo comizio solo per ascoltare il concerto dei La Krikka Reggae. Sul fronte politico il professore universitario per vincere contro l’avversario Mario Guarente ha fatto leva su diversi punti. Puntare su «un progetto che è capace di avere visione. Di pensare in grande. Di fare di Potenza una città-laboratorio. Modello nel Sud, in Italia, in Europa».
Insomma, Tramutoli anche ieri sera come già aveva dimostrato in questa campgna elettorale ha guardato più a larghe visioni che a un progetto costruito a pennello su Potenza.
Idee e progetti da mettere in campo, ha ribadito il candidato di sinistra, ce ne sono molti. Un appello al voto che ha fatto leva soprattutto sulla voglia di creare «progetti capaci di fermare la minaccia di spopolamento e in grado di offrire concrete opportunità di lavoro (lavoro qualificato e non precario) ai propri giovani. Ma anche alle donne e a chi, considerato troppo vecchio per trovare un’occupazione e troppo giovane per andare in pensione, è stato ingiustamente messo ai margini. Con il recupero di attività produttive che paiono ormai perdute (si pensi all’artigianato), l’investimento in attività innovative, l’organizzazione di servizi in diverse attività citate qui di seguito». Infine uno sguardo ai tanti servizi che mancano: dai mezzi di trasporto energetici al collegamento intermodale, fino alla rinascita del commercio cittadino. Non sono mancati i ringraziamenti alla squadra e a chi lo ha supportato in questa «impresa non facile». Ora non resta che attendere il verdetto degli elettori.