PUGLIA, LO STOP DI 2 DISCARICHE CREA CRISI
Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, dopo la chiusura dei siti di Ginosa e Lucera
“La chiusura anticipata delle due discariche, Aseco di Ginosa e Maia Rigenera di Lucera che trattavano il 40% della frazione organica prodotta in regione ci ha messo in grande difficoltà. Ma abbiamo prontamente risposto con un piano che ci ha permesso di evitare l’emergenza per di più in prossimità del periodo estivo che è notoriamente il più critico”. Così l’assessore alla qualità dell’Ambiente Gianni Stea a margine della firma, da parte del presidente della giunta regionale Michele Emiliano, dell’ordinanza sulle misure di sostegno al recupero della frazione organica raccolta in maniera differenziata dai Comuni pugliesi. L’ordinanza, in sintesi, prevede che la Progeva di Laterza riceva per un periodo di 90 giorni 120 tonnellate a settimana di rifiuti, mentre la Tersan di Modugno riceverà 265 tonnellate provenienti dai Comuni pugliesi. Il provvedimento ordina, inoltre, al gestore di trasferenza Ecodaunia, per un periodo di 180 giorni di derogare il limite quantitativo di ricezione giornaliero della Forsu consentendo l’accettazione di 490 tonnellate al giorno di Forsu e garantendo l’avvio verso gli impianti di destino entro 24 ore; al gestore di trasferenza Bio Energy di Brindisi, invece, per un periodo di 60 giorni il provvedimento del presidente della giunta dispone di accettare 200 tonnellate al giorno di Forsu e garantire l’avvio verso gli impianti di destino entro 48 ore. I gestori dell’impianto Ambiente e Sviluppo di Cavallino, Progetto Ambiente di Poggiardo e Manduria Ambiente di Manduria tratteranno rifiuti pari a 900 tonnellate alla settimana prodotti dai Comuni della provincia di Brindisi secondo le ripartizioni decise dall’Ager.