SEL E SVILUPPO BASILICATA, SI CAMBIA?
Petrone e Torchia, Amministratori unici in proroga: il Bilancio 2018 non arriva…
Tra le nomine che il governatore lucano Vito Bardi dovrà fare ce ne sono due strategiche che riguardano le società partecipate e controllate. Alla società in house della Regione, Sviluppo Basilicata, da oltre due anni c’è una sorta di amministratore unico ad interim che subentrò, per volere dell’ex governatore Pittella, al dimissionario Maruggi. Il suo nome è Gaetano Antonio Torchia. Al quale nel maggio del 2017 fu conferito l’incarico di amministratore unico di Sviluppo Basilicata sulla scorta di una «scelta temporanea» individuata allora «nella durata di 2 (due) mesi». I sessanta giorni sono trascorsi in fretta, eppure Torchia a tutt’oggi è ancora lì. È riuscito a racimolare, forse un record, in poco più di due anni di mandato, ben sei proroghe. L’ultima a inizio di quest’anno che a differenza delle altre non recava nessuna scadenza di mandato legata a un termine temporale, quanto un fine incarico connesso all’espletamento di un compito: «fino alla data di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre del 2018». Nel mentre delle proroghe e dell’approvazione del bilancio che non arriva, a Sviluppo Basilicata come Amministratore unico Torchia, trovatosi in quel ruolo per caso, ha racimolato per ogni anno 107mila euro lordi. Volendo andare indietro nel tempo, lo stesso Torchia si trovava in Sviluppo Basilicata pare non per superamento di concorso pubblico. Agli estremi dell’atto di conferimento dell’incarico di dirigente responsabile c’è la «lettera Amministratore unico» del 2011 e non una selezione. Nello stesso curriculum non c’è cenno al superamento di una selezione per incarico dirigenziale. Dal 15 maggio 2017, quando divenne ufficialmente l’Amministratore unico “temporaneo” di Sviluppo Basilicata, Torchia è stato messo nella posizione di Dirigente in aspettativa senza assegni. Questo sarebbe un ulteriore dettaglio da approfondire perchè tale aspettativa potrebbe non essere legittima. In quanto il contratto da dirigente a Sviluppo Basilicata fa riferimento al Contratto nazionale del lavoro del commercio. Di conseguenza dopo sei mesi da Amministratore unico avrebbe dovuto dimettersi come dipendente, ma invece gli è stata confermata a ogni proroga l’aspettativa. Dopo Torchia, altro Amministratore unico con le valigie in mano è Ignazio Petrone alla Società energetica lucana (Sel). Anche per lui la proroga di gennaio scorso è subordinata «all’approvazione del bilancio societario di esercizio 2018». Bilancio che però, causalmente o casualmente, non arriva mai.