UN ASTEROIDE È PASSATO SU DI NOI
Il ricercatore russo Schmalz dall’Osservatorio di Castelgrande cattura le immagini del cielo
Non smette di stupire con il suo lavoro il ricercatore russo Sergei Schmalz che dall’Osservatorio astronomico di Castelgrande osserva e studia il cielo, le stelle, i detriti spaziali e gli asteroidi. Ed è proprio un asteroide di grosse dimensioni quello che ha fotografato nella notte tra il 24 e il 25 luglio, <<Questo asteroide si chiama 2019 OK, e non sto scherzando –rende noto Sergei- Mentre dormivi, un asteroide di circa 100 metri in diametro si è avvicinato alla Terra ad una distanza di soli 70 mila chilometri. L’asteroide era così vicino a noi che la sua velocità angolare era comparabile con satelliti o detriti spaziali>>. Nell’immagine scattata dallo studioso si vede anche un altro oggetto, sopra, che Sergei descrive come <<lo stadio superiore di un razzo cinese CZ-3B>>. Ma l’attento ricercatore non si è limitato a immortalare l’asteroide, e racconta: <<ho realizzato una animazione con le immagini ottenute dal nostro Osservatorio astronomico di Castelgrande fra le 22:47 e le 02:26 della notte. Grazie a questa osservazione l’orbita dell’asteroide era determinata e pubblicata insieme con altre osservazioni fatte dagli scopritori dell’asteroide>>. L’astronomo è da anni ormai attivissimo dalla stazione di osservazione del piccolo comune lucano, ma cosa lo ha portato proprio qui a Castelgrande? <<All’inizio della mia storia –ci racconta- l’astronomia era un hobby e io ero un filologo. Forse un po’ tardi ho voluto trasformare il mio hobby in una professione. Dal 2012 al 2015 ho lavorato come assistente all’Istituto Astrofisico di Potsdam in Germania; ho studiato astrofisica all’Università tecnica di Berlino per tre semestri. Ho avuto molte collaborazioni con diversi astronomi e astrofisici negli anni passati, quindi conosco gli astronomi dell’istituto KIAM a Mosca. Dal 2014 ho fatto osservazione dei satelliti e detriti spaziali in Mongolia, da remoto. Nel 2016 i miei colleghi da KIAM mi hanno raccontato che avevano bisogno di un osservatore all’osservatorio di Castelgrande, c’era già un telescopio qui, ma non c’era un osservatore, così ho subito accettato e non lo rimpiango per nulla, e dal settembre 2017 vivo e lavoro a Castelgrande>>.