MOLFETTA: FURBETTI DEL CARTELLINO
Altri tre annullamenti della misura dei domiciliari nei confronti dei dipendenti dell’ospedale
Altri tre annullamenti della misura dei domiciliari da parte del Tribunale del Riesame di Bari nei confronti di altrettanti dipendenti dell’ospedale “don Tonino Bello” di Molfetta, arrestati l’8 luglio scorso con l’accusa di essersi assentati dal posto di lavoro dopo aver timbrato il cartellino. Si tratta del medico Raffaele Croce, del tecnico Demetrio Losciale e dell’autista Salvatore Boccanegra, tornati liberi proprio come Giuseppe Piccininni e Francesco Dimiccoli, per i quali il tribunale del Riesame aveva già annullato la misura. Per altre sette persone, tra medici, tecnici e amministrativi, le istanze di annullamento saranno discusse la prossima settimana. Intanto tutti i dipendenti sottoposti a misura cautelare intanto sono stati sospesi dal servizio dalla Asl di Bari. L’inchiesta della procura di Trani, che ha coordinato il blitz della guardia di finanza, ipotizza i reati di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e peculato. Delle altre persone coinvolte sei sono state interdette all’esito dell’interrogatorio davanti al gip Maria Grazia Caserta