CGIA: ALLARME IMPRESE ARTIGIANE
La Basilicata risulta la regione italiana che tra il 2018 e il 2019 ha fatto segnare un calo peggiore
La Basilicata risulta la regione italiana che tra il 2018 e il 2019 ha fatto segnare un calo peggiore, in termini percentuali del numero di imprese artigiane attive.
E’ quanto emerge dall’ultimo studio della Cgia di Mestre che evidenzia come il 2019 per il comparto artigiano sia un anno di contrazione tanto che sono 6.500 le aziende in meno nel solo primo semestre.
Secondo la Cgia a pesare negativamente sono lo spettro dell’aumento dell’Iva, il calo dei consumi , le tasse e l’accesso al credito. Lo spettro dell’aumento dell’Iva- rivela la Cgia – è una ulteriore stangata al mondo dell’artigianato e potrebbe arrivare il primo gennaio. Se non si disinnescherà l’aumento dell’Iva – precisano gli artigiani di Mestre -, l’innalzamento di 3 punti percentuali sia dell’aliquota ordinaria che di quella ridotta rischia di provocare degli effetti molto negativi sul fatturato di queste attività che vivono quasi esclusivamente dei consumi delle famiglie.E, oltre agli effetti economici e occupazionali, la riduzione del numero delle attività artigiane e in generale dei negozi di vicinato ha provocato delle ricadute sociali altrettanto significative, con meno botteghe, si assiste ad una desertificazione dei centri storici e anche delle periferie urbane sia delle grandi città che dei piccoli paesi.
A livello territoriale è il Mezzogiorno la macro area dove la caduta è stata maggiore. Tra il 2019 e il 2018 in Basilicata la diminuzione del numero di imprese artigiane è stata 15,3 %.