NEONATOLOGIA SAN CARLO: AVVIATA L’INDAGINE
Reparto chiuso, malattie medici sospette. Cicala: «Chi ha colpa, paghi»
Con toni aspri e rabbiosi il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, a due passi dal reparto di Neonatologia del San Carlo di Potenza ha commentato l’interruzione delle cure intensive di secondo livello fino al prossimo 15 settembre. Dei sette medici pediatri in pianta organica, uno era già in aspettativa, gli altri tutti malati o infortunati. Presenti anche l’assessore Rocco Leone e il presidente della quarta Commissione consiliare, Massimo Zullino. Tre i trasferimenti neonati effettuati questa mattina: a Foggia, ad Acquaviva delle Fonti, sempre in Puglia, e in Campania all’Azienda ospedaliera Santobono. La politica regionale si è trovata faccia a faccia con la rabbia dei genitori trovatisi a subire una situazione di cui non hanno colpe.
«Se fossi stato neonatologo, mi sarei messo io a lavorare» ha detto l’assessore regionale alla Sanità Leone alla coppia di genitori che ancora in lacrime aveva appena visto allontanarsi l’ambulanza con il loro piccolo a bordo. «Stiamo avviando un’indagine interna» gli ha fatto da eco Zulli