LA LINGUISTICA INTERNAZIONALE A SCANZANO
Dal 9 al 14 settembre, terza edizione della scuola di dialettologia del Centro Interuniversitario “Max Pfister”, diretto da Patrizia Del Puente
di Leonardo Pisani
Lucania dai vernacoli vivi, regione dalla parlate romanze ma anche gallo italiche, rom, arbereshe, strano a dirsi ma anche marchigiane nella bellissima Monticchio, dove in uno stesso paese si parlano dialetti diversi, come a Lauria e Abriola, o a Potenza dove il potentino è parlato al centro e l’aviglianese nei borghi rurali. Una terra interessante (…) per la glottologia e la linguistica, «Basilicata, terra dai 131 comuni e dai 151 dialetti» come ama definirla la professoressa Patrizia Del Puente dell’Università di Basilicata ordinaria di Glottologia e Linguistica,che oltre ad essere una stimatissima docente, ha il grandissimo merito di aver condotto il più approfondito studio sulla ricchezza linguistica dei dialetti lucani con il progetto Alba, ossia L’atlante linguistico di Basilicata ed ora anche L’Atlante linguistico del Mediterraneo, una impresa titanica che vede la luce proprio nella “Terra della Luce” , questa Lucania, regione di mezzo e di transito millenario. Tempo fa chiesi alla professoressa Del Puente perché diede vita al progetto Alba e mi rispose : «E’ nato dalla consapevolezza che le lingue lucane avevano molto da raccontare e che ciò che si conosceva di loro era solo la punta di un iceberg. La situazione linguistica lucana per varietà e complessità è una miniera a cielo aperto e non poteva essere ignorata. Veramente una ricchezza indescrivibile». Alla mia domanda se nel corso delle sue ricerche sul campo quali novità sono emerse rispetto agli studi di Gerhard Rohlfs e di Lausberg, per citare alcuni studiosi che si sono occupati del lucano, mi rispose : «Dobbiamo prima chiarire un fatto: gli strumenti che abbiamo noi oggi per effettuare le ricerche dialettali non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli che avevano gli studiosi della prima metà del secolo scorso. Noi ci muoviamo in macchina loro si muovevano a dorso di mulo. Detto ciò bisogna dire che i dati dell’A.L.Ba. rivoluzionano molte delle interpretazioni che erano state avanzate in passato sui dialetti lucani. Ma sarebbe difficile in poche battute spiegare tutte le novità che stanno emergendo. Sono davvero tante e sorprendenti».
Ora il progetto Alba è al V volume e in più il campo di ricerca è diventato internazionale, infatti dal marzo 2018, è stato istituito Presso l’Università degli Studi della Basilicata il Centro Interuniversitario di ricerca in Dialettologia “Max Pfister”. Il Centro si propone di occupare un posto nel panorama internazionale riguardo alla ricerca, alla documentazione e alla formazione nel campo della dialettologia. Esso ha trovato la sua collocazione logistica all’interno della sede Universitaria di Potenza, sita in via Nazario Sauro. Per il periodo estivo, quest’anno, il Centro si sposterà dal 9 al 14 settembre al il Palazzo Baronale di Scanzano Jonico , noto anche come “Palazzaccio”, risale al XVI secolo ed è stato edificato da Pietro da Toledo. È un edificio feudale a pianta quadrata con corte interna a torre merlata. Si trova nel centro storico inserito nel contesto urbanistico insieme alle casette a schiera destinate, fino al 1800, ai braccianti agricoli che prestavano servizio presso il barone. Nella Città della pace, dove, si terrà la III edizione della Scuola Internazionale di Dialettologia. La Scuola è organizzata in lezioni mattutine e pomeridiane per un numero complessivo di trentasei ore. I docenti provengono da varie Università europee e sono tra i massimi esperti nel settore. L’intento della Scuola è quello di riunire studenti e giovani appassionati di dialettologia affinché possano confrontarsi non solo con persone che sono più avanti di loro nel campo degli studi, ma anche con coetanei con i quali poter vivere un periodo di intenso scambio di idee e di esperienze. Il comitato scientifico è così composto: Patrizia Del Puente, Università degli Studi della Basilicata, Franco Fanciullo, Università degli Studi di Pisa, Adam Ledgeway University of Cambridge Martin Maiden University of Oxford, Giovanni Ruffino e Roberto Sottile Università di Palermo. I docenti invece saranno Michela Cennamo sui linguaggi italo-romanzi, Claudio Giovanardi sul romanesco dal medioevo ad oggi, Thomas Krefeld sulla geolinguistica online -Dall’ Atlante sintattico della Calabria a VerbaAlpina, Angela Ralli sulla morfologia in contatto: il caso dell’italo-romanzo e greco, Fiorenzo Toso sulle minoranze linguistiche: riflessioni e proposte e Nigel Vincent sulla sintassi comparata degli antichi dialetti italo romanzi.