Politica

«FINTE DI RONALDO BELLE, QUELLE DI CALENDA NO»

Censura Basilicatan(i)et: a Polese ironico, ma critico si associa Braia

«Sono un appassionato di calcio e mi piacciono le finte, ma quelle che fa Cristiano Ronaldo, non quelle del capo Ufficio stampa della Giunta regionale, Massimo Calenda». Così il consigliere regionale del Partito democratico, Mario Polese, ha commentato a Cronache Lucane il ritorno dell’“oscurantismo”, attuato da Calenda. Calenda ha disatteso l’ordine del governatore Bardi, consistente nel ripristino dello statu quo ante di Basilicatanet facendo finta, però, di averlo eseguito. Per i canali comunicativi istituzionali della Regione Basilicata è ancora Calenda, e così non dovrebbe essere, a decidere arbitrariamente quali comunicati del Consiglio, dell’opposizione, dei sindacati, di sindaci e associazioni devono avere una certa visibilità e quali no. A Polese ironico, ma critico sulla censura multiforme del capo Ufficio stampa della Giunta, si è associato anche un altro consigliere regionale del centrosinistra, Luca Braia.  In neanche due mesi di mandato, la seconda nomina per rettificare la prima risale a fine luglio, Calenda ha già in più occasioni messo in imbarazzo l’esecutivo lucano. Chissà quanto questa ulteriore “grana” Calenda abbia scalfito il credito di fiducia inizialmente concesso dal governatore Bardi e dalla Giunta al capo Ufficio stampa nominato per intuitu personae

Ferdinando Moliterni

3807454583

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti