FALSI INVALIDI VIP: GERARDI, DEPRESSIONE E FOLK
Truffa all’Inps, ad incastrare il noto musicista i concerti del tour del 2017
«Pur risultando cieco – viene riportato nelle carte dell’inchiesta sui falsi invalidi, denominata “Il canto delle sirene” -, emerge che guida tranquillamente l’automobile… quello in cui il cieco gioca a carte; o ancora la persona che percepisce un’indennità di accompagnamento e si presenta alla visita medica sulla sedie a rotelle e che, invece, non appena arriva a casa, scende dalla stessa e comincia a coltivare un campo utilizzando una zappa». Sono questi alcuni degli esempi che gli inquirenti hanno descritto come dal «tenore quasi comico», se non fosse stato che era tutto reale, e che per gli stessi inquirenti costituiscono prove focali, che unite alle registrazioni telefoniche e ambientali, «non lasciano alcun dubbio sulle capacità criminali del sodalizio oggetto di indagini». Il sistema dell’80enne Covella per truffare l’Inps, come sostenuto dagli inquirenti della Procura di Potenza, aveva a “libro paga” dei falsi invalidi anche alcuni vip lucani. Personaggi lucani noti in regione. Su tutti uno, che descritto come «persona affetta da una grave patologia depressiva che, invece, partecipa quasi giornalmente a rassegne canore come cantante folk». Il genere musicale, associato alla Basilicata subito fa venire in mente un nome: Agostino Gerardi. Ed è proprio il cantautore e musicista pluripremiato nel suo campo, uno dei 37 indagati. Per il suo caso, sono tre i capi di imputazione, risultano coinvolti la «procacciatrice d’affari» Di Giacomo e lo specialista in neurologia in servizio presso l’Azienda sanitaria regionale San Carlo di Potenza, Umberto Sica. Sica ha svenduto, secondo l’accusa, la sua professionalità per «92 euro». Tanto l’ammontare per predisporre e rilasciare, nel gennaio 2016, «il falso referto medico da presentare alla Commissione Sanitaria dell’Inps di Potenza» nel quale veniva attestato «falsamente» che Gerardi aveva la seguente patologia: «sindrome vertiginosa soggettiva e cefalea tensiva cronica, sindrome ansiosa con insonnia secondaria dell’addormentamento».Obiettivo raggiunto: «corrispondente danno per l’Inps pari a 976 euro mensili e 12mila e 695 euro, corrisposti sino alla data odierna». Gli investigatori sono stati addosso a Gerardi soprattutto nel tour del 2017 quando da fine aprile a inizio settembre, in poco più di 4 mesi, il «famoso cantante folk», si è esibito nei paesi lucani in 18 concerti. Tanti per una persona che, oltre a dover avere la capacità lavorativa ridotta di un terzo, stando ai certificati, soffriva anche «artrosi somatica ed interapofisiaria, ipertrofia artrosica dei massicci articolati con riduzione canale vertebrale, ernia dicale; grave cervicoartrosi; cervicobranchialgie bilaterali con deficit stenico disto-prossimale, cardiopatia ipertensiva in trattameno non efficace». Tutte patologie che hanno permesso a Gerardi di «intascare ingenti somme di denaro», tra cui, oltre alle citate, i 4mila e 523 euro a titolo di arretrati. Proprio gli arretrati costituivano tema di scontro con la «broker» Di Giacomo. A dicembre dello stesso anno, 2016, c’erano ancora dei problemi: «Guarda che io dal mese x la pensione la prendo, però gli arretrati non mi sono arrivati! Mi dite il perché?». Per gli investigatori Agostino Gerardi «gode di un più che soddisfacente grado di autonomia personale che mal si concilia con quanto certificato e sostenuto dal dottor Sica». Tra i video a supporti della tesi accusatoria, il “cd” del concerto registrato da agenti in borghese, il 12 agosto 2017 «nel mentre si esibiva durante il tour 2017 nella città di Satriano di Lucania». In quel video, come in altri consegnati alla Procura di Potenza, «rivelano sembra ombra dì dubbio come lo stesso si esibisce in un concerto (uno dei tanti!) senza che in ciò si evidenziano difficoltà visive o altro». La conclusione è tranciante: «Si tratta, chiaramente, di uno stato di cose incompatibile, anche all’occhio del profano, con la condizione di grave invalidità descritta nel referto della Commissione Provinciale dell’Inps»