ALUNNI DISABILI, L’INADEGUATO È CUPPARO
Niente assistenza a scuola, genitori disperati: «Ritiriamo i ragazzi»
Alunni disabili: «I servizi sono stati autorizzati, in attesa dei fondi». Se serviva la prova provata della inadeguatezza al ruolo dell’assessore alle attività produttive, con delega al sistema scolastico, Franco Cupparo, ecco che la stessa arriva proprio dall’ex sindaco di Francavilla in Sinni. Ancora una volta, inoltre, Cupparo ha strumentalizzato una notizia per attaccare il «solito organo di stampa», così come ha definito Cronache Lucane. Facendo scendere, così, il livello del dibattito su un tema tanto delicato, quanto importante, a offensiva personale. La vicenda è quella dell’assenza nelle scuole lucane degli assistenti fisici e degli addetti alla comunicazione per gli alunni disabili. Quanto riportato da Cronache è così vero, non solo perchè i dati emersi dall’incontro in Prefettura a Potenza descrivono uno stato delle cose ancor più gravoso, sia sul fronte economico che occupazionale, ma anche e soprattutto perchè i genitori degli scolari interessati si stanno organizzando in un comitato per lanciare al Dipartimento collegato all’assessorato di Cupparo un ultimatum: o entro lunedì prossimo sarà tutto risolto, oppure ritireranno i figli dai rispettivi istituti scolastici. L’assenza, per gli alunni disabili, delle due figure professionali rappresenta una lacuna istituzionale che mina pesantemente il diritto allo studio degli studenti diversamente abili, nonchè il loro benessere, quello delle loro famiglie e la tenuta del sistema scuola, insegnanti e alunni tutti compresi. Stando al capoluogo le segnalazioni di maggiori criticità, parrebbero provenire dal Liceo scientifico “Galileo Galilei” e dal Liceo artistico “Walter Gropius”. Per cui la situazione risulta acuita dalla mala gestio di Cupparo. Cupparo non è più il sindaco di Francavilla, ma è un assessore regionale e deve imparare a confrontarsi non soltanto con problematiche più complesse, ma anche con una stampa non paragonabile al “giornale della parrocchia” che può comprarsi con l’obolo alla chiesa. Né può pretendere di essere “chiaro” con le famiglie degli alunni disabili, sciorinando un elenco asettico di dati che ad oggi il problema non lo hanno risolto. Anche perchè l’anno scolastico in Basilicata è iniziato l’11 settembre scorso. A cosa serve dire, sì io sono in ritardo, ma meno in ritardo rispetto alla gestione delle passate legislature. Su un tema come quello degli assistenti fisici e degli addetti alla comunicazione per gli alunni disabili è incommentabile una uscita del genere da parte di un assessore regionale. Giudicare il proprio operato e giustificare le proprie inadempienze sul paragone con i precedenti governi regionali, oggi, allo stato attuale delle criticità nelle scuole lucane, appare innanzitutto puerile, ma soprattutto inopportuno. Per di più attaccando un giornale, Cronache, che all’incontro in Prefettura a Potenza c’era, mentre l’assessore regionale no. Sarà forse per questo che non ha compreso alcuni dati allarmanti. «Quest’anno – ha dichiarato Cupparo – i servizi di assistenza specialistica ai disabili, già autorizzati dal competente ufficio, nelle more della disponibilità delle relative risorse finanziarie, il 10 settembre scorso, sono stati autorizzati dalla Giunta con due mesi di anticipo rispetto ai due precedenti anni scolastici (2017-2018 e 2018-2019)». «In linea con il comportamento che ho deciso di assumere dall’affidamento dell’incarico assessorile – ha aggiunto Cupparo – anche in questo caso non ho voluto annunciare il provvedimento, ma di fronte a una campagna di stampa del tutto pretestuosa e alla recente iniziativa dei consiglieri del centrosinistra che, invece di fidarsi del solito organo di stampa avrebbero fatto meglio ad attingere notizie direttamente da me, mi vedo costretto ad anticipazioni e precisazioni». Peccato, però, che dal prosieguo di quanto da Cupparo affermato è ben più evidente il motivo per cui non ha voluto «annunciare» nulla. «Saranno complessivamente assegnati – ha spiegato l’assessore – alla Provincia di Potenza 826 mila euro e a quella di Matera 357 mila euro, di cui 452 mila a Potenza e 165 mila euro a a Matera per l’assistenza specialistica». Se questo dovrebbe placare gli animi, non lo farà. È importante a questo punto tornare al tavolo in Prefettura tra Comune di Potenza, Regione, sindacati e cooperative del settore. Dalla Regione sono messi in campo, stando ai dati di Cupparo, poco più di un milione di euro per tutta la Basilicata. Quasi un milione di euro, però, servirebbe solo per Potenza. Probabilmente Cupparo non ha aggiornato gli elenchi delle ore. A fronte delle 34mila ore stimate dalla Regione, la richiesta effettiva, proveniente dagli Istituti scolastici di Potenza, è stata di circa 90mila ore. Mancano almeno 800mila euro rispetto agli 800 che si prevedevano come certi. A Cupparo e al Dg Panetta basta prendere una calcolatrice, dotarsi delle idonee tabelle ministeriali per calcolare il costo del lavoro, e moltiplicare i compensi orari degli assistenti specialistici per gli alunni disabili per le 90mila ore richieste dalle scuole. A fronte dei 452mila euro di Cupparo per Potenza, la richiesta emersa dal tavolo in Prefettura è di 1milione e 800mila euro. Questa disparità è un buon motivo per evitare di «annunciare». Per finire una precisazione semantica a Cupparo va fatta. L’assessore ha concluso con un «invito al solito organo di stampa: polemizzate con me, attaccatemi quando e come volete, ma tenete fuori i problemi della disabilità». A parte che se per «attaccare», l’assessore intende sollevare il dibattito su un argomento rilevante come quello del diritto allo studio per gli alunni disabili, non c’è bisogno di nessun permesso da parte sua o dell’esecutivo regionale. In secondo luogo, la specificazione semantica che l’assessore non ha compreso: la battaglia di Cronache sul tema è stata ed è per i disabili, non contro