“GAME OVER”: ALL’UNIBAS SI DISCUTE DI GAP
Gioco d’azzardo patologico: compromessi famiglia, amici e lavoro
“Solitudine, fragilità, gioco patologico. Promuovere benessere e invecchiamento attivo” è questo il tema di cui si è discusso presso l’aula magna dell’Università degli studi della Basilicata, in rione Francioso. Un tema importante, che non coinvolge solo il giocatore ma con esso la famiglia, gli amici e persino il lavoro. Ad introdurre il dibattito Antonella Germano dell’Azienda sanitaria locale di Potenza, ed al tavolo dei relatori Pasquale Paolino Segretario generale SPI CGIL Potenza, Angelo Summa Segretario generale CGIL Basilicata, Nicola Allegretti segretario generale SPI CGIL Basilicata, Michele Cusato dell’“Associazione Famiglie Fuori Gioco” e Rocco Leone Assessore alla sanità; a concludere Antonella pezzullo segretaria Nazionale SPI CGIL. Grandissimi i numeri in termini di spesa nel gioco: nel 2018 quasi 525 milioni di euro si sono volatilizzati in gioco d’azzardo, slot machine, Lotto, Superenalotto e lotterie istantanee. Quasi 320 milioni di euro in provincia di Potenza, altri 205 milioni in provincia di Matera. Il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) è un disturbo da tempo conosciuto, catalogato nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) e perciò considerato una vera e propria patologia psichiatrica.