UN ALTRO CONSIGLIO PER I DESIDERATA DELLA LEGA: MARTEDì L’ASSISE ANCORA SUL REFERENDUM VOLUTO DA SALVINI E SULLA LEGGE PER IL COLLABORATORE DI CICALA
E’ record anche per l’emolumento netto della portavoce del presidente: solo per settembre la Regione ha staccato un assegno da 4.137 euro
POTENZA. Un Consiglio regionale appiattito sulle “necessità” della Lega più che dei lucani. Come succede ormai da diversi mesi a questa parte quello che va in scena nel parlamentino lucano non sono le principali attività del Consiglio ma tutta una serie di “orpelli” che mettono in secondo piano tutte quelle attività di cui un assise invece dovrebbe occuparsi.
I lavori consiliari della prossima seduta del Consiglio, infatti, si apriranno con la discussione per la ridenominazione del titolo del quesito referendario e la proposta di legge sul personale di assistenza agli organi politici. Solo dopo si passera alla discussione, almeno ce lo si augura, di altri punti che sicuramente appaiono necessari per portare avanti la macchina amministrativa.
L’integrazione alla delibera del Consiglio regionale riguardante il quesito referendario sulla legge elettorale, insieme alla ridenominazione del titolo del quesito va ricordato che tratta un tema fortemente voluto dalla Lega. Una questione che, chi segue puntualmente i lavori del Consiglio ricorderà, ha tenuto il parlamentino lucano già impegnato a discuterne per ben due sedute. Mentre la questione dei precari tanto alla Sanità quanto all’Arpab veniva slittata.
Stessa cosa dicasi per l’esame della proposta di legge su “Modifiche ed integrazioni art. 3, comma 2 ter, della legge regionale sulla nuova disciplina delle strutture di assistenza agli organi di direzione politica ed ai gruppi consiliari della Regione Basilicata”. In sostanza è diventato nuovamente necessario discutere del personale “addetto” ai consiglieri regionali. Anche su questo punto la Lega ci ha fatto quasi una questione personale. Basti semplicemente ricordare come per ben due riunioni di seguito lo stesso presidente del Consiglio, Carmine Cicala, proprio su questo punto è rimasto “a bocca asciutta”. Infatti, negli scorsi Consigli per ben tre volte di seguito è apparso come punto all’ordine del giorno la proposta di legge sulle modifiche e integrazioni della legge regionale del 1998: “Nuova disciplina delle strutture di assistenza agli organi di direzione politica ed ai gruppi consiliari della Regione Basilicata”. Una “legge ad personam”, inerente il «trattamento economico della segreteria», guarda un po, anche del presidente del Consiglio, che potrebbe essere utile proprio per “sistemare” un suo collaboratore. D’altronde dopo non essere riuscito ad ottenerlo nelle diverse riunioni precedenti, e dopo i nostri diversi articoli sulla questione che hanno aperto un vero caso, Cicala aveva accantonato la questione. Una mera illusione a questo punto, considerato che alla prima data utile eccola rispuntare nuovamente.
La parte della legge citata che si vuol cambiare è quella che fa riferimento ai limiti del «contigente numerico» fissato per la segreteria particolare del presidente del Consiglio regionale che è personale da reclutare con contratto a tempo determinato, condizionato dalla durata effettiva del mandato politico del presidente proponente. Cicala vorrebbe aumentare, modificando l’inquadramento, il trattamento economico a un suo collaboratore.
Ha la “necessità”, al netto dell’eventuale implementazione della pianta organica dei “portaborse”, di sistemare un suo “dipendente”: Francesco Conte. Nell’ultimo Consiglio regionale, in cui aveva fissato questo punto all’ordine del giorno, il numero legale era venuto meno proprio su questo tema. Adesso, però, l’argomento piazzato come primo ordine del giorno appare sicuramente più blindato, quantomeno sotto questo aspetto.
Un Consiglio regionale che si apre con la discussione dell’elezione del Difensore Civico sicuramente punta su priorità attuali che dovranno necessariamente richiamare in aula tanto la maggioranza quanto l’opposizione. Specialmente quest’ultima che vorrebbe far slittare l’elezione per incastrarla nella stessa seduta in cui si procederà anche alla nomina del Garante per l’infanzia. Cicala vorrebbe però dividere la discussione sulle due nomine in sedute distanti e differenti. Considerato che punterebbe a far passare l’elezione della cugina del fratello Amedeo, Olga Dattilo. Nome su cui, però, la stessa Lega sembra non trovare sintesi, considerato che molti esponenti del Carroccio avrebbero chiesto a Cicala un passo indietro considerato il “conflitto d’interesse”. Proprio come è stato chiesto in questi giorni allo stesso assessore Fanelli di non “spingere” sulla nomina di Tropeano all’Alsia, considerato che si tratta di un collaboratore affidato al suo distretto. Il mancato accordo su un nome avrebbe dato il vantaggio al centrosinistra di potersi sganciare anche dalla loro richiesta di eleggere Aldo Morlino a Difensore Civico. Passato inizialmente come nome del centrosinistra, perchè voluto fortemente dal consigliere Trerotola, in realtà avrebbe messo l’opposizione nella condizione di chiedere la fiche del Garante dell’infanzia visto che lo storico percorso politico decisamente più vicino agli ambienti di destra di Aldo Morlino e anche del figlio Franco metterebbero un altra casella a favore del centrodestra con la sua elezione. E così, considerato che anche sul Garante non ci sarebbe ancora una linea precisa da seguire, tra la nuova legge che vorrebbe il centrodestra per alzare l’età del nominato alla fiche chiesta dall’opposizione, l’elezione del Difensore Civico dovrebbe slittare a data da destinarsi.
Non è impensabile perciò auspicare che la discussione in Consiglio sicuramente riguarderà aspetti decisamente più legati alla politica dei partiti che agli interessi della gente. Ovviamente, si può ben sperare che i Consiglieri decidano di rimboccarsi le manche per cominciare a introdurre almeno le discussioni sul rendiconto del parco chiese rupestri, del piano regionale per il diritto allo studio 2018-2019, sul sito basilicatanet e sulla chiusura della biglietteria Trenitalia di Maratea e Metaponto. D’altronde dopo sette mesi dall’insediamento un po di azione amministrativa pure la ci si aspetta.
Bisognerà attendere di vedere anche il primo pagamento che percepirà il coordinatore della struttura Informazione e Comunicazione del Consiglio.
Pierluigi Maulella Barrese, non solo è viggianese doc, ma è stato anche consigliere comunale di minoranza a Viggiano tra il 2009 e il 2014, eletto nella lista che sosteneva la candidatura a primo cittadino del fratello del presidente, Amedeo Cicala. Il legame con la famiglia Cicala, però, va ben oltre la politica, dal momento che in gioventù fratelli Cicala avrebbero vissuto nella stessa palazzina di Maulella. Più di recente, invece, dopo la conquista della fascia tricolore da parte di Amedeo, Mauella si sarebbe occupato anche della gestione del sito internet del Comune. Un “legame” sicuramente forte che speriamo non si presenti anche nella gestione dei pagamenti in favore di Maulella.