L’ANTIMAFIA ALL’UNIBAS, LECTIO MAGISTRALIS
Governale (Dia): «La Giustizia non basta, serve cultura e memoria»
A due passi dal Tribunale di Potenza, nell’aula magna dell’Unibas a rione Francioso, il direttore della Direzione investigativa antimafia, il generale Giuseppe Governale, si è profuso in una lectio magistralis sulla legalità. «La lotta alla mafia non è solo importante, è essenziale, e passa dalla presa di coscienza dei cittadini: dobbiamo guardare al futuro, e quindi i cittadini del futuro sono i ragazzi di oggi, che hanno bisogno di fiducia, di poter contare su persone serie, e di conoscere ed elevarsi nella società in maniera consapevole». Governale ha iniziato a tessere le fila partendo dai tempi in cui in Italia si diceva la mafia non esistesse. Contro la mafia, è stato sottolineato, la Giustizia non basta: ci vuole anche cultura, la mafia teme anche la scuola, e memoria. Per questo Governale ha ripercorso, dinanzi a un pubblico di giovani studenti, anche la storia di eventi e personaggi chiave, come, per esempio, la strage di Portella della Ginestra e la figura del Generale dalla Chiesa. L’oblio, ha detto Governale, è il migliore alleato della mafia. «Bisogna fare cultura e far crescere la consapevolezza dei giovani sulla presenza di uno Stato con la ‘esse’ maiuscola, che deve combattere una mafia con la “emme” minuscola, e non viceversa». Sulla Basilicata isola felice, il direttore della Direzione investigativa antimafia, concordando con le affermazioni del Procuratore capo Curcio, ha dichiarato che «purtroppo non esistono territori “intonsi” in Italia». «La mafia è stata una marea – ha aggiunto Governale -, in alcuni casi impetuosa e particolarmente violenta, ma che di solito è progressiva e avanza lentamente sfruttando l’indifferenza, la mancanza di cultura, e a volte atteggiamenti improntati a un eccessivo burocratese da parte di chi deve contrastare il fenomeno»