CAPODANNO RAI: POLEMICHE E PRESUNTI BOICOTTAGGI
Il sindaco di Scanzano J.: “Invito il metapontino a non guardarlo, se non si farà qui”
Pisticci, Valsinni, S. Paolo Albanese, Nova Siri, Rotondella, Policoro, Scanzano, Montalbano e Bernalda proprio non ci stanno sulla scelta di assegnare a Potenza il Capodanno 2020. Il Metapontino può tranquillamente ospitare un evento di grande portata, in passato l’ha già dimostrato, i presupposti ci sono tutti dall’accessibilità delle infrastrutture viarie, alle strutture turistico-ricettive, per non parlare poi delle peculiarità presenti sul territorio dal punto di vista storico – archeologico e della cultura immateriale. Ad aprire il dibattito la sindaca di Pisticci Viviana Verri, la quale ha ribadito più volte la sinergia creatasi tra i comuni ricadenti sulla Costa Jonica lucana nell’affrontare le problematiche che attanagliano il territorio, molteplici a detta sua e degli altri sindaci, dalla questione Tecnoparco a quella Itrec, da un piano strategico di sviluppo turistico incompleto della regione Basilicata, per citare alcuni esempi. Assente l’assessore regionale alla formazione, attività produttive, lavoro e sport, perché impegnato in sede di Consiglio regionale, il quale il 3 agosto 2019 afferma che avrebbe intrapreso una dura battaglia a favore del CAPODANNO RAI nel METAPONTINO. Altresì assente il Direttore Generale dell’APT Mariano Schiavone. “Decisione errata nel metodo e nel merito, faremo una richiesta di accesso agli atti”È quanto affermato dall’avv. Montagna Presidente del Comitato Metasiris.
Dura la posizione nei confronti del Presidente Bardi da parte del Sindaco di Scanzano Jonico Raffaello Ripoli, il quale ne lamenta anche una scarsa, se non assente, presenza dopo le elezioni regionali ed invita gli abitanti del Metapontino, qualora la scelta del Capodanno Rai non ricadesse sul territorio, a sintonizzarsi sulle reti Mediaset.
L’assessore alla cultura di Montalbano Jonico e rappresentate della provincia di Matera Ines Nesi ricorda quanto sia necessario lavorare, da parte di tutti gli enti, in un ottica di crescita e promozione comune, senza discriminazioni, perché ribadisce che il titolo di Matera a Capitale della Cultura 2019 appartiene all’intera regione Basilicata “