GRAVINA, UN PRESS TOUR SUI TESORI DEL POSTO
Il fungo cardoncello, le peculiarità enogastronomiche, i sentieri dell’acqua e della pietra
Il fungo cardoncello, le peculiarità enogastronomiche del territorio, i sentieri dell’acqua e della pietra.
Saranno questi gli ingredienti del piatto che Gravina servirà a giornalisti e blogger che Giovedì arriveranno in città per prendere parte al press tour organizzato dal Comune e dalla Regione Puglia. L’iniziativa, denominata “Gravina giardino di delizie”, è stata organizzata di concerto con PugliaPromozione e sovvenzionata coi fondi Por Fesr Fse 2014-2020 (Asse VI-Azione 6.8), in risposta all’avviso pubblico per l’organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti e opinion leader finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori materiali ed immateriali promosse dai Comuni o Unioni di Comuni della Regione Puglia (annualità 2019 – periodo c). Alla compartecipazione economica del Municipio, attraverso gli assessorati al turismo ed alla tutela dei prodotti agroalimentari – guidati rispettivamente da Paolo Calculli e Pino Laico – si è aggiunto il sostegno di diversi enti, ad iniziare dalla fondazione “Ettore Pomarici Santomasi”. In prima fila pure l’Associazione italiana guide ambientali escursionistiche, il consorzio turistico Gravina in Murgia, l’ufficio Iat Gravina, l’associazione I presìdi del libro. Con loro in campo anche la Condotta Slow Food delle Murge, la Pro Loco, le associazioni Omini di Pietra e Amici del fungo cardoncello, il parco naturalistico Capotenda, i curatori del progetto Sguardi rupestri. Da segnalare, inoltre, la collaborazione di alcune aziende locali d’eccellenza, coi loro marchi di qualità affermati in tutto il mondo: Andriani spa, Frantoio Raguso, Micotec. «Negli ultimi anni – spiega il sindaco Alesio Valente – abbiamo molto investito, in termini economici e culturali, sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e delle peculiarità enogastronomiche gravinesi. Ne è nata una serie di azioni tese a farne sia un tratto dell’identità dei luoghi, sia un attrattore turistico, da diffondere nel mondo attraverso il racconto di giornalisti di settore». Chiamati adesso ad una visita sul campo finalizzata, in particolare, alla conoscenza del fungo cardoncello: il pleurotus eringii, noto sin dall’antichità, ha avuto nell’altopiano murgiano la sua patria, ispirando ricette e tradizioni culinarie e finendo col divenire, anche dopo il selvaggio spietramento della Murgia, un elemento fondante dell’identità culturale, oltre che motore di diverse attività imprenditoriali. Un tesoro attorno al quale, nel tempo, sono cresciute altre realtà che oggi, al fascino ed alle potenzialità del territorio, uniscono l’amore per il buono ed il bello, privilegiando la produzione di prodotti agroalimentari bio di qualità in quella “Gravina giardino di delizie”, come in altra epoca e contesto ebbe a descriverla l’Imperatore Federico II di Svevia al termine di una sua visita nel corso della quale la definì “urbs opulenta”, per sottolineare come la zona fosse densa di boschi estesi, campi fertili e numerose sorgenti d’acqua, tanto da indurlo a costruire un maniero di caccia.
Il programma dell’iniziativa, che si snoderà tra Giovedì 7 e Domenica 10 Novembre, prevede anche degli eventi pubblici. In particolare, sarà libera la partecipazione alla passeggiata naturalistica (gratuita, ma con posti in numero limitato per esigenze organizzative) in calendario nella mattinata di Domenica (obbligatoria la prenotazione al numero 348 9744490). Da segnalare inoltre, tra le iniziative aperte al pubblico, quella curata dalle associazioni Amici del fungo cardoncello e TourArt&Food: sabato sera, con inizio alle 18.30, nei saloni del museo civico avrà luogo un convegno: Laura Dell’Erba, specialista in endocrinologia e medicina nucleare, si soffermerà sulle proprietà salutari del cardoncello, mentre Pasquale Montemurro, docente UniBA, ne tratteggerà i legami con la cultura. Quindi la parola passerà a Serafino Dipalma, per la presentazione del progetto “Cardoncello on the road”. Infine, l’intervento del noto chef Igles Corelli, coordinatore scientifico di Gambero Rosso Academy, che illustrerà l’importanza del pleurotus eringii nella cucina circolare prima di essere insignito del “Cardoncello d’oro”. (ComStampa Comune)