SCONTRO TRA TRENI: LE TELEFONATE
Costituite come parti civili le istituzioni, i parenti delle vittime e i passeggeri sopravvissuti
Nuova udienza nel carcere a Trani del processo per la strage ferroviaria del 12 luglio del 2016 nel tratto a binario unico tra Andria e Corato costata la vita a 23 persone. Il perito nominato dal tribunale ha depositato la trascrizione di 11 su 140 telefonate intercorse quella mattina tra il coordinatore centrale e le stazioni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia. Le chiamate partono dalle ore 9 quando sulla linea il sistema andò in blocco per via del tranciamento di alcuni cavi elettrici l’altezza di Corato. Ne conseguì la formazione di treni supplementari fino all’orario dell’incidente sul binario unico, alle 11.06. Nel corso dell’udienza ascoltati altri tre testimoni, dipendenti della Ferrotramviaria, società che gestisce le linee in concessione. Si torna in aula il prossimo 20 novembre. Nel processo sono costituite come parti civili nel processo la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo, oltre ad alcune associazioni, i parenti delle vittime e i passeggeri sopravvissuti, ad eccezione di quanti hanno ritirato la costituzione dopo aver gia’ ottenuto i risarcimenti danni dall’assicurazione. Alla sbarra ci sono 17 persone, secondo l’accusa la partenza al treno di Andria fu data senza attendere l’arrivo di quello da Corato. Intanto ieri la procura ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per Elena Molinaro, ex dirigente del Ministero delle Infrastrutture, unica imputata nel processo con il rito abbreviato