I MASTRI FRANTOIANI DEL VULTURE UNITI PER L’OLIO CHE SARÀ UN’ECCELLENZA

Donato Rabasco, proprietario del marchio Rabasco fondato nel 1961 produce, confeziona e commercializza una vasta gamma di olii extra vergine di oliva. Lo sappiamo bene che quando si parla di olio con il vasto assortimento a cui siamo sottoposti la confusione è assicurata. Ma soprattutto, quello che ci chiediamo: di quali prodotti possiamo fidarci? Per difendere la qualità dell’olio della loro terra gli olivicoltori del Vùlture si sono uniti in un consorzio. Donato Rabasco è proprio un socio dei frantoiani del Vulture che si sono riuniti per creare un’eccellenza dell’olio italiano, ovvero l’olio extravergine di oliva Vù Vulture Dop. Un progetto che ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo e l’innovazione, nel rispetto della centenaria tradizione di questa attività. Una conoscenza antica che come racconta Rabasco a Cronache Lucane vale la pena preservare.

Come sta andando la produzione di olio nel Vulture?

«Questo è senza ombra di dubbio l’anno del riscatto per la zona del Vulture sia per la quantità che per la qualità in questa campagna olearia».

Come nasce questo nuovo prodotto e quanto può arrivare a costare?

«Da olive sane, raccolte con bracatura a mano, monitorate costantemente dai nostri tecnici con uno sguardo attento sulle tematiche ambientali ed alla tracciabilità di filiera nasce la produzione del miglior olio extra vergine. Il prezzo al litro varia da 8 ai 9 euro al litro».

Per qualcuno appare strano che la Basilicata sia nel mondo degli olivicoltori. Invece come regione vantiamo una storia antica.

«Gli oliveti della Basilicata sono tra i più antichi in Italia e oggi nella nostra regione si contano ben 27 varietà autoctone di olivo che svolgono anche una fondamentale funzione sotto il profilo sia ambientale che paesaggistico. Analizzando la zona del scurire le sue colline, formatesi in seguito alle numerose eruzioni del vulcano, presentano delle caratteristiche uniche e particolari che le rendono perfette per l’agricoltura, nella fattispecie dai nostri secolari uliveti si estrae un olio di oliva di altissima e raffinatissima qualità, dal profumo intenso e fruttato adatto ad una alimentazione mediterranea  che fotografa perfettamente la nostra terra sana ed incontaminata».

Avete deciso di unirvi riservando a questo prezioso alimento, un’attenzione quasi devota. Perché?

«È opportuno identificare l’olio con tutto il territorio regionale di Basilicata e difendere la tipicità e le peculiarità organolettiche del nostro prodotto, ricordiamo, ricchissimo di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute, dalle incursioni esterne di altri oli non italiani. Altresì, nel rispetto della millenaria tradizione di questa attività, bisogna cercar di salvaguardare il prodotto, dalla coltivazione all’imbottigliamento, garantendo la qualità e l’eccellenza, puntando sulla collaborazione tra il mondo della produzione e delle istituzioni affinchè si possa promuovere lo sviluppo e l’innovazione di una parte nevralgica dell’economia agricola regionale a vantaggio di tutti i produttori del comparto olivicolo, non solo del Vulture, ma dell’intera Lucania».