LEGA: CODICE ROSSO E VIOLENZA DOMESTICA
Dina Sileo: «promuovere una proposta di legge per protocolli di intesa e prevenzione»
Si è svolto presso il Palazzo del Consiglio Regionale il convegno “Codice Rosso – Norme a tutela delle vittime di violenza domestica”. Un incontro importante, organizzato dal gruppo Lega su iniziativa del consigliere Dina Sileo, che ha visto la partecipazione del Questore di Potenza, la dottoressa Isabella Fusiello e del Sindaco Mario Guarente, con l’intervento dell’assessore Francesco Fanelli, del capogruppo della Lega Tommaso Coviello e di rappresentati di associazioni che si occupano di violenza di genere.
A coordinare il tavolo dei lavori il segretario provinciale della Lega di Potenza, Giuseppe Mecca. Stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “la violenza domestica è un fenomeno diffuso che riguarda ogni forma di abuso psicologico, fisico, sessuale e le varie forme di comportamenti coercitivi esercitati per controllare emotivamente un membro del nucleo familiare. Tutto ciò può portare gravi conseguenze nella vita psichica delle donne, degli uomini e dei bambini che la subiscono in quanto può far sviluppare problemi psicologici come sindromi depressive, problemi somatici come tachicardia, sintomi di ansia, tensione, sensi di colpa e vergogna, bassa autostima, disturbo post-traumatico da stress e molti altri. Le condizioni di chi subisce la violenza sono tanto più gravi quanto più la prepotenza si protrae nel tempo, o quanto più esiste un legame consanguineo tra l’aggressore e la vittima”.
La stessa Sileo ha avvalorato l’occasione di confronto per discutere e riflettere, non solo, ma anche facendosi «promotrice di una proposta di legge che favorisca protocolli di intesa operativi tra gli Enti pubblici, le Forze dell’ordine, l’Autorità giudiziaria, i Centri anti-violenza, l’Ufficio scolastico regionale e altri soggetti che operano nel campo del contrasto alla violenza di genere per agire in protezione e tutela delle vittime di violenza ma anche per prevenire il fenomeno». Molto ancora c’è da fare per incidere sulle cause del problema e sulle azioni che le Istituzioni possono e devono mettere in campo per il contrasto e la sensibilizzazione al tema anche e soprattutto tra le nuove generazioni.
«Accolgo con molto favore la proposta del Questore -ha aggiunto Sileo- di prevedere apposite strutture per coloro i quali si sono macchiati di reati di violenza contro le donne in modo tale da garantire un percorso di comprensione del problema». Uscirne è possibile, prima di tutto però la vittima deve rendersi conto che quello che sta accadendo fra le mura domestiche è un reato.