BasilicataEventi e Cultura

LEGALITÀ E CULTURA, L’INTERVENTO DI DE RUGGERI

Il messaggio del Sindaco di Matera in occasione del convegno “Legalità e Cultura Valori in crescita”


In una Nazione che vive momenti difficili, vogliamo offrire i valori di questa città. Siamo portatori di una dignità tipica del popolo lucano, una dignità parsimoniosa che non possiamo cancellare. Matera è una città buona e fiera che ancora si riconosce nello Stato e che è riuscita a cancellare le frustrazioni del passato diventando protagonista del presente e del futuro”.

E’ questo il messaggio lanciato dal Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, in occasione del convegno “Legalità e Cultura, Valori in crescita” che si è svolto al Palazzo Viceconte e a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli ed il Prefetto Maria Teresa Sempreviva, Direttore dell’Ufficio di coordinamento e pianificazione delle Forze di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, con funzioni di Autorità di gestione del PON Legalità.

“Porto il saluto affettuoso e dinamico della mia comunità – ha proseguito il Sindaco de Ruggieri – che è diventata esempio di un Mezzogiorno vincente e ottimista, perché ha sconfitto il pessimismo che è sinonimo di immobilismo. Questa città vive il presente come conservazione del passato ma soprattutto come anticipazione del futuro. Bisogna crescere e vivere nella legalità – ha detto poi rivolgendosi agli studenti presenti in sala – per sgombrare il campo dalle ombre e dalle penombre che spesso umiliano i nostri territori.

Un grazie quindi alle scuole e ai ragazzi che hanno vestito gli abiti monacali della ricerca, per partecipare ai progetti del Pon legalità. L’obiettivo di noi tutti dev’essere sempre quello di non diventare ricalchi mimetici ma innovatori di nuovi messaggi e di nuovi valori che si radicano nella storia della città più antica del mondo. Noi abitiamo una geologia esistenziale che vive ininterrottamente da ottomila anni. Per questo dobbiamo essere consapevoli che la storia siamo noi – ha concluso il Sindaco, ricordando le parole di una famosa canzone – perché siamo noi che scriviamo le lettere”.

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