PETROLGATE2: FUORI I NO TRIV E LEGAMBIENTE
Cova, disastro ambientale: circa 200 le parti civili ammesse a processo
Mediterraneo No Triv e Legambiente Basilicata onlus escluse da Petrolgate 2. Così ha deciso il Tribunale di Potenza, riunito in collegio presieduto da Baglioni, nell’ambito del processo per disastro ambientale a carico di Enrico Trovato ex dirigente responsabile del Distretto Meridionale Eni dal 23/09/2014 al 31/1/2017, nonchè gestore del Centro Olio, Cova di Viggiano.
Rigettate anche le richieste di costituzione di parte civile avanzate dall’associazione Michele Mancino, la Quinta Porta e da parte di una decina di cittadini.
Ad influire sull’esclusione, tra gli altri motivi, la data di costituzione delle associazioni, che devono per legge essere operative già antecedentemente all’evento oggetto del processo, in Petrolgate 2 entro il febbraio 2017, o la non attinenza, ovvero genericità dell’oggetto sociale.
Tutte gli altri soggetti, tra cui cittadini, il ministero dell’Ambiente, Enti, tra cui la Regione Basilicata e l’Asi, associazioni quali, per esempio il Wwf, e i, lavoratori, imprenditori e proprietari terrieri sono stati, invece, ammessi.
L’ordinanza del Tribunale verrà depositata la prossima settimana. Il processo sullo sversamento di tonnellate di petrolio da tutti i serbatoi del Cova di Viggiano, che, per l’accusa, ha contaminato il reticolo idrografico della Val d’Agri, tornerà in aula ad aprile del prossimo anno. L’Eni è chiamata in causa quale responsabile civile del disastro ambientale contestato dalla Procura di Potenza.