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AREA MARINA PROTETTA IN MARATEA : IL PARERE DI MIMMO DAMMIANO

Maratea, non gode di un’economia dovuta alla pesca professionale, abbiamo 4 unità che attingono alla piccola pesca sostenibile, mentre lo strascico è il cianciolo è esclusivamente limitrofo

MIMMO DAMMIANO
Storie di mare
Tempo fa, lamentai su Facebook la scarsa presenza di pesce a Maratea.
Qualcuno mi uscì con un post contraddittorio, affermando che i pesci a Maratea ci sono, e vivono in ottimo stato di salute.
Oggi, a distanza di un paio di mesi, le stesse persone lamentano un depauperamento ittico marino dovuto a prelievi scorretti di ogni genere.
Questo perché?
Perché il ministro Costa ha finanziato l’area marina protetta in Maratea, e per convincere chi è contrario per motivi vari, all’AMP, si ricorre al fatto dello spopolamento ittico marino.
Italy, Basilicata, San Biagio
Non è così che si convince la comunità residente e fittizi.
MINISTRO COSTA
In questi giorni ho ricevuto telefonate da parte di amici di Maratea e amici che da molti anni ci onorano scegliendo Maratea come seconda metà residenziale.
Vogliono sapere come la pensiamo.
Io dico la mia, Vivo il mare dall’età infantile, appassionato di pesca ricreativa con riferimento specifico alla conoscenza dell’habitat marino.
Cominciamo con ordine:
Maratea, non gode di un’economia dovuta alla pesca professionale, abbiamo 4 unità che attingono alla piccola pesca sostenibile, mentre lo strascico è il cianciolo è esclusivamente limitrofo.
Vengono da fuori a rastrellare e circuire continuamente il nostro piccolo specchio d’acqua, e questo è sicuramente un danno.

Ora parliamo dei pescatori ricreativi.
La pesca ricreativa nasce milioni di anni fà, ed è basata su prelievi autorizzati come quantitativo a peso: massimo 5 chilogrammi, o un solo esemplare di peso superiore.
Si deve tener conto della misura stabilita di ogni singola specie per garantire la continuità del sistema.
Il pescatore agonistico deve essere aggiornato sui periodi di riproduzione delle singole specie e dei tempi di schiusa.
Ogni specie ittica ha tempi e periodi diversi, quindi bisogna esserne a conoscenza, sempre per garantire continuità.
Poi, vi siete accorti che i totani nel sottocosta sono letteralmente scomparsi?
Questo è dovuto ai prelievi esagerati di esemplari adulti che da 2.000 metri di profondità, tra febbraio e giugno si trasferiscono nelle prossimità dei petti di fossa per la riproduzione, quindi, anche un contadino, mai andato a pesca, cala una totanara in quel punto e tira su un totano di 10/15 chili con 10.000.000 di uova pronti ad essere integrati nell’ecosistema.
Poi,la pesca sub notturna: e qui non c’entrano ne paranze tantomeno ciancioli.
Da giovane l’ho praticata, avevamo una pila come un lumino, i pesci, per quanti ce ne erano,si scieglieva il meglio.
Oggi, con lampade da 5.000 lumen il pesce si paralizza sotto il fascio luminoso, la notte il mare sembra un albero di natale.
Poi, non parliamo di novellame….
Cari amici, è normale che si debbano prendere delle decisioni piuttosto decisive, però, non per questo si debba sacrificare tutta la Costa di Maratea.
Che si trovi un’accordo che dia soddisfazioni a tutte le categorie imprenditoriali e soluzioni adagiate verso la comunità residente e non.
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