CORTEO ANTIMAFIA FOGGIA: ROSE IN STRADA
Circa ottomila le persone per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione
Erano circa ottomila le persone che hanno partecipano a Foggia al corteo antimafia di Libera. Un fascio di rose rosse è stato lasciato in viale Candelaro, all’altezza del civico 27, dove il 2 gennaio scorso è stato ucciso il commerciante d’auto Roberto D’Angelo. Da qui è partito il corteo di ‘Foggia Libera Foggia’, iniziativa promossa per rispondere all’escalation criminale nei primi giorni dell’anno: tre incendi, a due bar e una macelleria; l’omicidio di D’Angelo; e l’attentato dinamitardo all’auto del manager sanitario Cristian Vigilante, testimone in un’indagine contro la mafia foggiana.
“Siamo qui – ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti – per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione. Siamo qui per fare emergere i tanti valori della nostra terra affinché ci sia un passaggio, un cambiamento. È importante che ci sia continuità. Noi non possiamo lasciare la responsabilità solo sulle spalle della magistratura e delle forze di polizia, perché c’è una responsabilità di noi cittadini. Guai se non fosse così, guai se viene meno questo”.