BasilicataCronaca

OMICIDIO LOPATRIELLO: PROSEGUONO LE INDAGINI

Gli inquirenti puntano sull’eredità come movente per l’assassinio del pensionato di Marconia

Si sono svolti ieri i funerali di Carlo Antonio Lopatriello, 91enne ucciso lo scorso 7 gennaio a San Giovanni Bosco di Marconia: l’uomo, secondo una ricostruzione, sarebbe stato dapprima aggredito alle spalle con un bastone e poi colpito con nove coltellate, nella sua stanza da letto. Proseguono senza sosta le indagini in merito, anche se sull’indagine c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti: sul caso indagano gli agenti della Polizia di Pisticci, unitamente a quelli della Squadra Mobile di Matera, nell’ambito di un’indagine coordinata dal pm Annunziata Cazzetta, che ha disposto l’autopsia sulla salma nei giorni scorsi, al fine di determinare l’ora del decesso che sembra avvenuta fra le ore 19 e le ore 21. Quello che però emerge è ciò che appare come un delitto d’impeto, particolarmente violento. Chi ha agito lo ha fatto con inaudita ferocia, colpendo per ben nove volte la vittima con un arma da taglio oltre che con un oggetto contundente alla testa. L’anziano è stato rinvenuto nella sua camera da letto dopo l’intervento delle forze dell’ordine, allertate da una parente, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con l’uomo. Sembrerebbe, dalle prime ricostruzioni, definitivamente scartata l’ipotesi del furto, perché in casa non mancherebbero oggetti di valore e sulla scena del crimine non vi sarebbero segni d’effrazione, indizio probabilmente inequivocabile che la vittima probabilmente conosceva il suo assassino e con tutta probabilità lo ha lasciato entrare in casa senza sospettare nulla.
Queste circostanze, di contrappeso, sembrerebbero aver indotto gli inquirenti a dare particolare attenzione alla pista familiare connessa all’eredità dell’anziano pensionato, che viveva da solo seppur ausiliato da una badante. Negli ultimi giorni sono state sentite diverse persone e condotte accurate ispezioni ambientali del teatro dell’efferato omicidio. È molto probabile che gli inquirenti stiano ricostruendo le ultime ore di vita della vittima e, probabilmente, anche gli spostamenti di alcuni sospettati attraverso le informazioni raccolte dalle celle telefoniche e testimonianze locali. A questo proposito, sembrerebbe che non ci siano ancora persone formalmente indagate per la vicenda. Al momento si scava nell’ambito della sfera di conoscenze e parentela dell’uomo, alla ricerca di elementi utili a spiegare le possibili ragioni che hanno spinto l’autore del delitto ad un gesto così estremo.

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