OMICIDIO TIFOSO TUCCIARIELLO:ECCO COM’È ANDATA
I supporter del Melfi con bimbi e senza armi: a Vaglio era imboscata premeditata
Gli investigatori della Polizia di Stato di Potenza e gli inquirenti del capoluogo hanno fornito una ricostruzione ufficiale dell’uccisione del tifoso della Vultur Rionero, Fabio Tucciariello, investito da un supporter del Melfi. L’autista, Salvatore Laspagnoletta, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario anche se non è escluso che nel prosieguo delle indagini possano essere valutate tutte le attenuanti del caso. Sono, invece, 25 i tifosi della Vultur trasferiti oggi in carcere e divisi tra Potenza, Matera, Salerno e Taranto. Per gli inquirenti quello dei tifosi della Vultur è stato un vero e proprio agguato premeditato con studio del percorso che la carovana dei tifosi melfitani avrebbe dovuto fare per raggiungere lo stadio del Tolve. Potrebbero essere state impiegate anche delle staffette. Ad ogni modo come luogo dell’agguato è stata scelta la stazione di Vaglio scalo. Cinque le macchine dei tifosi melfitani. Le prime due sono riuscite a passare il blocco, le ultime due facendo retromarcia anche si sono allontanate senza conseguenze. La terza, invece, è rimasta bloccata tra i tifosi della Vultur. Laspagnoletta ha fatto una forte accelerata travolgendo così tre persone e tra queste Tucciariello morto sul colpo. Vari gli elementi già raccolti che hanno fatto scartare l’ipotesi dell’appuntamento concordato tra tifoserie per un regolamento di conti. A bordo delle auto dei melfitani viaggiavano anche alcuni bambini. In più non sono stati rinvenuti nelle autovetture dei tifosi del Melfi oggetti atti ad offendere, come mazze e tirapugni sequestrati a quelli della Vultur. Sia vittima che omicida non avevano mai avuto il Daspo, mentre tra gli arrestati c’è chi in passato era stato colpito da questa interdizione.