POTENZA: UN CENTRO A DUE VELOCITÀ
Nel mentre si recupera Montereale, il cuore storico del capoluogo è abbandonato
Ci siamo occupati più volte del tema del degrado ambientale a Potenza, triste paradigma del capoluogo di regione che si scontra da decadi non solo con problemi di gestione della raccolta rifiuti e della manutenzione del verde cittadino, ma anche e soprattutto con una mentalità sbagliata di una fetta della cittadinanza, indifferente al circolo vizioso che l’abbandonare un sacchetto di rifiuti per strada comporta. È emblematico narrare la “vita recente” del centro storico di Potenza, che vive un lento e, apparentemente inarrestabile, abbandono nonostante gli sforzi di far “quadrare” le cose. E, negli ultimi mesi, la storia è sempre la stessa: una certa pulizia infra-settimanale e poi il “boom” di rifiuti il fine settimana, dove frotte di “passeggiatori” si abbandonano al lascito del rifiuto, senza grosse remore o paure visto che, a conti fatti, nemmeno un aumento dei controlli è riuscito a tamponare il malcostume.
Ed è, per i cittadini di Potenza, una ferita inferta al cuore vedere una silente rassegnazione a ciò che il succitato malcostume porta: sporcizia, degrado e abbandono. Però, non è tutto negativo e qualcosa si muove, nel verso giusto: sembra, ad esempio, che il Comune faccia sul serio per quanto riguarda il recupero del parco di Montereale. Dapprima, con l’apposizione di un divieto di sosta sul viadotto omonimo, che ha già prodotto qualche multa ai danni di qualche “distratto”. E, al contempo, un luogo che sino a qualche mese fa era divenuto giunglesco e pericoloso (non si contano le risse, l’alcolismo incontrollato e lo spaccio avvenuti negli ultimi anni nel parco), ora sembra ritornare piano piano alla normalità.
Negli scorsi giorni, come si evince in foto, è partita la prima fase di manutenzione del verde di Montereale, primo passo importante per il complessivo recupero di uno dei polmoni verdi di Potenza. E chissà che, questo modus operandi positivo e volto al recupero e alla riqualificazione di una città bella la cui bellezza, però, è sepolta da anni di noncuranza, si sposti di qualche passo, andando a rivitializzare il cuore e la memoria storica del capoluogo.