FONDO DI SOLIDARIETÀ PER LAVORATORI ATIPICI
Franchini e Labanca (Cisl): «Un aiuto per chi è escluso da coperture governative per l’emergenza»
Un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per sostenere i lavoratori in somministrazione colpiti dalla crisi legata all’emergenza Coronavirus. È il frutto di un accordo sottoscritto ieri da Assolavoro (associazione che rappresenta le agenzia per il lavoro) e le federazioni di categoria Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp. L’accordo prevede l’attivazione in via sperimentale di un trattamento di integrazione salariale in deroga pari all’80 per cento della retribuzione. L’indennità sarà anticipata mensilmente dalle agenzie. Il trattamento potrà essere attivato solo a seguito di accordo sindacale nel quale andranno esplicitate le motivazioni e i casi di impossibilità (si pensi alle scuole o al settore pubblico in generale) o di difficoltà alla base della mancata attivazione degli strumenti esistenti da parte dell’azienda utilizzatrice.
L’intesa sottoscritta da Assolavoro e sindacati prevede, inoltre, la neutralizzazione dei giorni di malattia per Coronavirus ai fini del calcolo del periodo massimo di conservazione del posto di lavoro (cosiddetto periodo di comporto). Per la segretaria della Cisl Basilicata, Luana Franchini, e il segretario generale della Felsa Cisl Basilicata, Nicola Labanca: «si tratta di una boccata di ossigeno per tanti lavoratori in somministrazione per i quali il governo al momento non ha previsto alcuna copertura attraverso gli ammortizzatori ordinari e straordinari. Permane una ingiustificabile discriminazione nei confronti del lavoro atipico e autonomo, colpito prima e più di altri dagli effetti economici dell’emergenza sanitaria. Con il fondo bilaterale cerchiamo di tamponare la situazione nell’immediato, ma è chiaro che servirà un intervento organico del governo a tutela di questa fascia di lavoratori», concludono Franchini e Labanca».