Perdersi in diplomazie quando la capacità di comprendere l’attuale situazione per molti rasenta lo zero è inutile. In questi ultimi tre giorni un preoccupante numero di italiani ha dimostrato di essere in grado di guardare non oltre pochi centimetri dal proprio sedere, in tutti i sensi, a dispetto manco a dirlo delle distanze raccomandate onde evitare di mettere a rischio la propria vita e quella altrui.
IL BUON GIORNO SI VEDE DALLA SERA…
“Ma quando mai! Tutte favole!”, “Nessun pericolo, è tutto esagerato!”. La grande certezza è che nella bella vetrina virtuale dei social network tutti sono pronti a CONDIVIDERE, a PUBBLICARE, a DIFFONDERE notizie raccapriccianti sull’annunciata pandemia, con tanto di raccomandazioni, per poi fare tutto e il contrario di tutto dopo pochi minuti. Un tempo CONDIVIDEVANO le persone solidali, PUBBLICAVANO i sapienti, DIFFONDEVA chi aveva informazioni utili alla collettività. Ora queste azioni così importanti sono alla completa portata di chiunque voglia condividere, pubblicare, diffondere, spendendosi tutto il giorno in queste acrobazie, ma per cosa? Per essere qualcuno agli occhi degli altri probabilmente.
Tutti raccomandano sui social grande cautela, ” Attenzione, attenzione, hanno detto che…”, ma poco dopo i numerosi post pieni di grandi propositi eccoli in una grande ammucchiata per fare la spesa in piena notte, ed apparire accalcati nel classico selfie a testimonianza dell’eroica impresa, esattamente in barba ad ogni raccomandazione possibile ed immaginabile. Ma cosa ne sanno gli scienziati, quelli vivono nei laboratori, l’università della vita è fuori, nella giungla urbana…
Molte di queste menti eccelse sono collegate ad un cuore, tant’è che per gli animali ad esempio si sfiancano, guai a chi li tocca! Pronti, prontissimi a legarsi a gabbie, pali, cancelli, lampioni, a cospargersi di benzina, ma per gli altri esseri umani, retare a casa per una precauzione necessaria quello NO!
Perchè “è tutta una manovra, non è vero niente di quello che succede” solo i vecchi avranno problemi, problemi loro. Fine della storia, titoli di coda e musichetta.
Adesso facciamo due conti: l’ignoranza sta vincendo? Sta vincendo chi è andato a fare mambassa tra gli scaffali in piena notte per paura di morire di fame. Nel frattempo è ancora una volta in pericolo la loro vita e quella dei loro cari e non solo.
Quante volte si è sentito imprecare contro chi arrivava per mare da chissà dove tentando di salvarsi, spendendo l’ultimo gettone a disposizione in un viaggio della speranza. Senza casa, senza niente, solo con la vita. Bene, migliaia di italiani hanno fatto la stessa cosa scappando dal nord Italia, pensando di salvarsi da chissà quale catastrofe, ma non con in mano solo la vita. Avevano tutto e sono scappati per molto meno, mettendo in aggiunta a rischio un numero illimitato di persone. Riflettiamo bene su questo angosciante accadimento e vediamo quante dita da puntare rimangono contro i VERI deboli.
Nella vita tutto torna, purtroppo! In questo caso tornano anche una serie di rivelazioni molto singolari rispetto a quella che è diventata la capacità di ragionamento di un numero sempre crescente di esseri viventi.
L’importante per molti resta condividere, pubblicare e diffondere senza fermarsi un attimo a pensare alla gravità della situazione, sparando notizie da un lato e dall’altro nel tentativo di arrivare primi in un tiro al bersaglio senza fine. Questo è sbagliato.
È necessario prendere coscienza delle armi a disposizione: stare a casa e fare un uso meno aggressivo dei social network, poichè le fake news sono ormai fuori controllo.
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