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La PROTEZIONE CIVILE della REGIONE BASILICATA ha elaborato una circolare esplicativa per sindaci e volontari della P.C.

La PROTEZIONE CIVILE della REGIONE BASILICATA ha elaborato una circolare esplicativa per sindaci e volontari della P.C. CIRCOLARE IMPIEGO VOLONTARIATO


La PROTEZIONE CIVILE della REGIONE BASILICATA ha elaborato una circolare esplicativa per sindaci e volontari della P.C.

CIRCOLARE IMPIEGO VOLONTARIATO


A seguito dell’emanazione da parte del DPC della nota in data 5 marzo, con cui sono state fornite indicazioni sulle misure operative da adottare per strutturare la catena di comando e controllo ed il flusso delle comunicazioni, e del DPCM del 08/08/2020, vengono rilasciate le presenti linee guida.
Fermo restante le attivazioni regionali del volontariato per attività di carattere generale o sovracomunale (ad esempio supporto alla sala operativa, gestione tende pre‐triage, etc.) l’impiego del volontariato dovrà seguire le indicazioni di seguito riportate.
A seconda dei casi descritti nella lettera DPC prot. n. 10656 di data 3 marzo 2020, (comuni con presenza di numero significativo di contagi, comuni con numeri ridotti di contagi, comuni senza contagi), deve essere valutata in modo opportuno l’attivazione dei COC, con l’istituzione di tutte le funzioni o solamente di una parte di esse, per razionalizzare le risorse disponibili in vista di una emergenza i cui tempi non sono al momento prevedibili.
Il COC potrà avere anche solo una funzione di monitoraggio della situazione e un’operatività preventiva per la valutazione e la pianificazione di quelle che potrebbero essere le necessità all’aumentare della gravità del contagio, come ad esempio numero di persone a cui prestare assistenza domiciliare, ecc..
Nell’ambito del COC i volontari di protezione civile, oltre alle consuete attività di supporto alla struttura comunale, nella gestione degli aspetti logistici e amministrativi, potranno svolgere le seguenti attività, con le prescrizioni indicate, condivise e concordate tra DPC, Ministero della Salute e Regioni:
1. supporto ai soggetti “fragili”, noti ai servizi sociali comunali, o comunicati ai Sindaci dalla ASL. Questa attività sarà effettuata con il principio del mantenimento della distanza di sicurezza (1 metro), nonché in rapporto al numero di persone con le quali il Volontariato si rapporta. Qualora non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza ed il numero di persone con le quali interagire sia superiore a tre unità, l’attività sarà effettuata con mascherina chirurgica e guanti, seguendo le precauzioni di cui all’allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020;
2. supporto ai soggetti in quarantena presso la propria abitazione, ma non positivi al covid19 – questa attività sarà effettuata con il principio del mantenimento della distanza di sicurezza (1 metro). Qualora non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza, l’attività sarà effettuata con mascherina chirurgica e guanti, seguendo le precauzioni di cui all’allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020;
3. supporto ai soggetti positivi al covid19 ed isolati presso il proprio domicilio – questa attività dovrà essere attuata esclusivamente dal Volontariato sanitario con l’utilizzo precauzionale di mascherina di tipo FF‐P2, guanti e camici, seguendo le precauzioni di cui all’allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020.
Il supporto potrà riguardare la consegna di generi alimentari a domicilio, la consegna di medicinali, di DPI forniti dal soggetto sanitario competente e la consegna di altri beni di prima necessità. La consegna, nei casi al punto 2, dovrà avvenire con una modalità che preveda l’assenza di contatto diretto e il mantenimento di una ampia distanza di sicurezza, in modo da riservare l’utilizzo dei DPI nei soli casi in cui questo non sia possibile, valutando le caratteristiche dei soggetti destinatari (es. valutazione dell’età e delle possibilità di deambulazione e movimentazione di oggetti pesanti) e del loro domicilio.

Le informazioni che potranno essere comunicate ai volontari, relativamente alle caratteristiche dei soggetti assistiti, saranno da considerare strettamente riservate e finalizzate al corretto svolgimento delle attività di supporto.
È fatto assoluto divieto ai volontari che svolgeranno questi servizi di divulgare le informazioni assunte, anche attraverso supporti visivi ed audiovisivi pubblicabili sui social network.
I responsabili delle Organizzazioni dovranno avere cura che lo svolgimento dei servizi richiesti sia conforme alle presenti disposizioni.
Ai volontari impiegati a supporto dei COC formalmente istituiti e per il conseguente supporto ai soggetti sopra elencati è assicurato, già a partire dal 4 febbraio 2020, il riconoscimento dei benefici di Legge art. 39 e 40, come stabilito dal Dipartimento Protezione Civile con nota del 19 febbraio 2020.
Nel provvedimento sindacale di istituzione del COC dovrà essere dettagliata la catena di comando a livello comunale e l’indicazione delle figure interne all’amministrazione incaricate del coordinamento delle attività del volontariato.
Il Comune avrà cura di trasmettere quotidianamente alla Struttura Regionale di Protezione Civile all’indirizzo email salaoperativa@regione.basilicata.it l’elenco dei volontari impegnati e i nominativi dei volontari e delle rispettive associazioni che fanno richiesta dei benefici di cui agli artt.39 e 40 del D.lgs. 1/2018.
A titolo indicativo, le attività sinora svolte dal sistema regionale di Protezione Civile attraverso il ricorso al volontariato, e che potranno essere svolte anche a livello comunale su attivazione della competente struttura regionale di protezione civile, in aggiunta a quelle indicate ai citati punti 1‐2‐3, sono:
‐ montaggio di tende per pre‐triage fuori da ospedali o strutture sanitarie;
‐ montaggio tende per prefiltraggio all’ingresso delle carceri;
‐ trasporto urgente di dotazioni sanitarie e dei DPI verso gli ospedali;
‐ supporto all’approntamento di luoghi destinati alla quarantena;
‐ supporto ai centri di coordinamento attivati a livello provinciale (CCS), sovracomunale (COM) e comunale (COC‐UCL):
‐ supporto alle attività di sorveglianza visitatori nei presidi ospedalieri, previa dotazione di mascherine chirurgiche e guanti a cura del richiedente il servizio, nonché seguendo le precauzioni di cui all’allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020.
Il Sindaco, quale Autorità di protezione civile, potrà attivare i volontari delle Organizzazioni di protezione civile con lui convenzionate.
Nel caso le risorse del Volontariato Locali dovessero rivelarsi insufficienti a garantire l’effettuazione dei servizi di supporto necessari, il Comune, nel rispetto del principio di sussidiarietà, potrà richiedere l’attivazione delle Organizzazioni di Volontariato regionali.
Qualora le Amministrazioni Comunali fossero sprovviste dei necessari DPI cui dotare i Volontari, potranno rivolgere istanza all’Unità di Crisi regionale che si farà carico della fornitura, subordinatamente alla disponibilità ed alle esigenze di natura sanitaria.
La gestione amministrativa dei volontari attivati a livello comunale/ regionale sarà a carico delle strutture di protezione civile regionali.

Eventuali richieste di materiale logistico, di DPI sanitari e per ogni altra necessità a supporto delle attività del volontariato, dovranno essere gestite secondo una procedura di gestione delle comunicazioni organizzata dalle Regioni in accordo con le Prefetture competenti per territorio, per consentire la tracciatura e la presa in carico delle richieste.


Tel. 0971/668512 Fax 0971/668519

 

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