UNIONE COMUNI ALTO BRADANO SU FCA
Richiesta di sospensione attività inviata a Bardi, Confindustria e Prefetti Vardè e Argentieri
Il sindaco di Acerenza Fernando Scattone, nonché presidente dell’Unione dei Comuni Alto Bradano, e a nome di tutti i sindaci dei comuni aderenti, Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo e Tolve, chiede «in particolare e con urgenza al Presidente della Regione Basilicata di rappresentare al governo Nazionale, le nostre preoccupazioni, quelle delle migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, tra l’altro in gran parte provenienti da regioni limitrofe, sui rischi concreti connessi alle attività lavorative, in questo contesto emergenziale, negli stabilimenti industriali di San Nicola di Melfi. Inoltre sempre per il suo tramite chiediamo al Governo nazionale di porre in essere tutte le iniziative, compresa la sospensione delle attività FCA e del polo industriale indotto dell’area San Nicola di Melfi, fino a quando non verranno poste in essere tutte le misure previste dal DPCM 11 marzo 2020».
La richiesta di sospensione delle attività è stata inviata al Presidente della Regione Vito Bardi, a Confindustria Basilicata, al Prefetto di Potenza Annunziato Vardè e al Prefetto di Matera Rinaldo Argentieri, considerando che, proseguono a spiegare i sindaci «nell’area industriale di San Nicola di Melfi vi è la presenza dello stabilimento FCA e di numerosi impianti produttivi del cosiddetto indotto con migliaia di lavoratori e che con un numero così elevato di addetti appare assai problematico garantire un’adeguata distanza interpersonale e tantomeno l’adozione di protezione individuale».
La sospensione delle attività viene richiesta, conclude l’Unione dei Comuni Alto Bradano, «visti i provvedimenti relativi all’emergenza Covid-19 emanati dal Governo, in particolare: il decreto legge 23 febbraio 2020 recante “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 19”, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 marzo 2020 ad oggetto “ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020 n.6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19”, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo 2020 e 8 marzo ed il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’ 11 marzo 2020 ad oggetto “ulteriori disposizioni attuative del decreto legge del 23 febbraio 2020 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 ed in particolare riferimento alle raccomandazioni contenute nell’articolo 1 comma 7 e 8; Inoltre considerato altresì che l’Oms in data 11 marzo 2020 ha dichiarato pandemia il contagio da Covid-19».