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L’HAIR-STILIST CARBONARO SI RACCONTA

Tra Salone e Accademia, il giovane talento murese rende “uniche” le donne

«Amo questo lavoro e per me non c’è niente di più bello e affascinante. Amo potermi dedicare alle donne e trasformare il loro aspetto con un taglio, un colore o uno style nuovo e quindi renderle più felici e più belle». Parola di Antonio Carbonaro, giovane 24enne di Muro Lucano. Il suo lavoro si divide tra il salone e l’Accademia Cabam Hair Scool in cui è anche docente e ci racconta: «In accademia mi occupo della formazione di altri ragazzi che hanno la mia stessa passione, tecniche di taglio, di colore e cerco di trasmettergli l’amore per questo lavoro. Devo ringraziare i miei professori Alfredo e Carmela Cavaliero e la mia direttrice Anna Mainardi, che nel momento in cui mi sono diplomato, hanno creduto in me e mi hanno dato la possibilità di prendere il diploma per l’insegnamento e rimanere in questa scuola come docente».  Come nasce la tua passione? «Non sono figlio d’arte, ma il tutto nasce da quando ero piccolo, intorno ai 10 anni, nel salone di mio zio, lui è un acconciatore maschile. Vedere lui lavorare mi affascinava molto. Dopo il diploma, sempre avendo nel cuore la mia passione, mi sono iscritto ad una delle accademie per parrucchiere più rinomate della regione Campania “Cabam hair school” ed è stato lì, nel vedere lavorare i miei professori con tanta enfasi e tanto amore, che questo desiderio cominciava a crescere sempre più forte. Poi però il mio interesse si è spostato sulle donne, perché la donna è bellezza, eleganza, moda e passione. È un insieme di cose che ogni giorno ti permettono di lavorare con grande entusiasmo, amore e professionalità». Il mestiere che svolgi, hair-stylist, è stato sdoganato da parte degli uomini, cosa è cambiato oggi? «Si, oggi il mestiere di hair-stylist è stato sdoganato anche dagli uomini: è un vero consulente di bellezza, deve avere la capacità di individuare in pochissimo tempo il trattamento ideale per la persona che ti siede davanti. Deve saper intercettare le ultime tendenze e proporle cercando di soddisfare a pieno le richieste delle clienti. Deve saper conoscere le più moderne tecniche di taglio e di colore e dev’essere particolarmente attento alla cura del cuoio capelluto, indicando e utilizzando i prodotti più adatti. Ma non è solo tecnica, deve saper consigliare, ascoltare, deve essere fantasioso, lungimirante, deve avere senso dell’estetica e deve instaurare con le clienti un rapporto di massima fiducia.  Deve diventare in alcuni casi un vero e proprio “mentore”, perché le donne hanno il desiderio di sentirsi belle e desiderate». Quali concorsi hai affrontato nel corso della tua carriera? «Io fin dall’inizio, ho creduto che per ottenere i più alti risultati bisognava “formarsi” e quindi ho seguito i più disparati corsi in tutta Italia. I più importanti a cui io ho preso parte sono stati i master con Wella Professionals, nei Wella studio di Milano e Roma». Dev’essere anche un mestiere di belle soddisfazioni, ce ne racconti una? «Sicuramente diventare docente ed avere la possibilità di formare altri ragazzi come me, ma anche vedere parrucchieri affermati che chiedono di imparare il mio “metodo” di colore, taglio e style. Sì, lavorando le soddisfazioni arrivano». Ci racconti il “Trend Vision Award 2020”? Hai partecipato anche al Wella Professionals, che tipo si esperienza è stata? «Il Trend Vision Award è uno degli eventi più importanti organizzati da Wella che fornisce l’opportunità ai giovani talenti di potersi misurare in un concorso al quale partecipano hair-stylist di tutta la nazione. È stato bello confrontarmi con il team del Trend Vision ed essere riuscito a piazzarmi tra i primi cinque finalisti: qui ho potuto scambiare idee e confrontarmi e in questo modo è cresciuto in maniera esponenziale il mio bagaglio culturale e professionale. Vincere era il desiderio e l’obbiettivo di tutti ma questa esperienza mi ha fatto capire quali sono realmente le mie potenzialità e la creatività che è in me». Cosa consigli ai giovani lucani? «Che domandona, non mi sento nessuno per dare consigli, ma posso dire ai giovani di coltivare le proprie passioni e di essere ambiziosi, perchè è l’ambizione la nota fondamentale della vita o almeno io così credo, infatti il mio motto è “ambizione, determinazione, passione ed educazione».

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