POTENZA E IL CORONAVIRUS “NORMALE”
Nonostante l’emergenza, le persone in giro sono ancora tante e il traffico sembra quello “ordinario”
File al supermercato, traffico di sostanza e persone in giro come se nulla fosse: ecco servito il Coronavirus “normale” di Potenza e di una cittadinanza spaventata che vive una spontanea suddivisione naturale e che reagisce come può ad un’emergenza ogni giorno più grande da combattere, ogni giorno più difficile da metabolizzare. Tra denunce per procurato allarme, fake news dilaganti e gente che, semplicemente, pensa d’essere sostanzialmente in ferie, Potenza sembra non voler realmente affrontare l’emergenza e, nonostante le mille restrizioni, molti paiono vivere “pienamente” la propria esistenza. Come si evince dalle immagini, i supermercati sono sempre strapieni nonostante non ci sia carenza di cibo, le strade siano colme di passeggiatori e persone che girovagano in tranquillità, nel mentre sono facili da scorgere file piuttosto lunghe di auto in coda o di persone che, in piena epidemia, hanno urgenza assoluta di andare fisicamente agli uffici Postali. Questa psicologica reazione inversa alla difficile richiesta di restare in casa il più possibile, ha ingenerato una spontanea divisione della cittadinanza in più archetipi, i quali specialmente sui social paiono trovare, anche per le succitate limitazioni fisiche imposte dal momento, il loro habitat naturale. Ecco che, c’è chi ha pronto il cellulare per fotografare chi, semplicemente, cammina per strada (ricordiamo che non è vietato, ma semplicemente limitato), pronto a dare in pasto ai social l’ennesima coppia di vecchietti che cammina e alimentare una caccia all’illegalità che ha sempre più l’aspetto di una caccia alle streghe.
C’è chi, invece, in piena crisi batteriologica, non può risparmiarsi la corsetta salutare. Altri invece, non disdegnano “rave party” al balcone o fare tranquillamente la fila per spendere pochi euro al supermercato o al tabaccaio. E non bastano le bacchettate dei medici giunti dalla Cina, che affermano che ci sia ancora troppa gente in giro. Senza contare, l’endemica esplosione di bufale che, come purtroppo sta accadendo spessissimo negli ultimi giorni, circolano insistentemente sui social. L’ultima, in ordine di tempo, è circolata ieri su WhatsApp e recava un messaggio che parlava di Poggio Tre Galli invasa dal Covid-19 e di farmaciste “disperate” della zona perché centinaia di persone avrebbero avuto, simultaneamente, problemi di congiuntivite, uno dei sintomi confermati dell’agente patogeno. E se non bastassero le parole, ci sono anche un po’ di numeri: secondo i dati diffusi dalla Questura di Potenza, a partire dall’11 marzo scorso e fino al 16 (e quindi, ipoteticamente, aumentati), le forze dell’ordine e la polizia locale hanno controllato 3.901 persone non legate ad attività commerciali (177 delle quali sono state denunciate) e 4.117 esercizi commerciali, con tre titolari denunciati e undici sanzionati amministrativamente. Denunce che variano dal gruppetto di amici che, in relax, gioca a carte e beve birra assieme, sino a chi dichiara d’essere a Codogno per scherzo. L’impressione generale è che a Potenza e dintorni si fatichi ad accettare di essere in una emergenza negativamente straordinaria e che sia necessario, per superarla, adottare misure limitanti e negativamente straordinarie. Ah, fortunatamente, c’è chi si è trincerato in casa, per il rispetto e per amore della città.