6 APRILE, NASCEVA IL SANTO DI MAMME E BAMBINI
Vissuto solo 29 anni, ha segnato per sempre la storia lucana e la fede nella Chiesa Universale
Era il 6 Aprile 1726, ed a Muro Lucano veniva alla luce il piccolo Gerardo Majella. Nessuno, guardando quel bimbo in fasce, avrebbe mai immaginato che sarebbe vissuto solo 29 anni, e che in quella seppur breve vita avrebbe compiuto miracoli e cominciato ad incamminarsi sulla strada della santità. Quel giovane è oggi venerato nel mondo, quale protettore delle madri partorienti e dei bambini: San Gerardo Majella, Patrono della Basilicata.
Venne al mondo ormai 294 anni or sono, ma la sua presenza è quanto mai viva, la sua invocazione sempre costante, la sua intercessione perenne, non solo in Basilicata. Gerardo nacque a Muro Lucano da Domenico Majella e Benedetta Galella e nell’antico quartiere Pianello ancora è possibile visitarne l’umile casa. Ebbe un’infanzia difficile, segnata dalla povertà, l’unica cosa che non mancava mai casa, e quando era insufficiente persino il necessario andava a rifugiarsi nella cappella della Vergine a Capodigiano. Presto in lui si fece sentire la voce della chiamata, e la sua peregrinazione fu lunga prima di essere accettato, anche per le sue condizioni cagionevoli di salute, dai Missionari Redentoristi, come fratello coadiutore: Gerardo indirizzò la sua vita su questa massima, «Amare assai Iddio, unito sempre a Dio. Far tutto per Dio. Amare tutto per Dio. Conformarmi sempre al suo Santo volere. Patire assai per Dio. È pena infinita patire; e non patire per Dio. Patire tutto e patirlo per Dio, è niente».
Nei suoi 29 anni di vita terrena, Gerardo, visiterà tanti paesi della Campania, della Basilicata e della Puglia. Dio lo guidava per la strada ardua e lo rendeva simile a sé. Ricevette il carisma della profezia, riuscì a tirare peccatori sulla via del bene rivelando i segreti del cuore, e a guidare alla vita monastica e alla perfezione anime consacrate con un apostolato esemplare.
Proclamato Santo l’11 dicembre 1904, San Gerardo, Patrono della Basilicata, è venerato in tutto il mondo: il culto si è diffuso in maniera capillare anche in Europa, Oceania e America; numerose, infatti, sono le chiese, gli ospedali e le Case a lui dedicate. Protettore delle madri e dei bambini, cui mostrò sempre particolare predilezione. Nonostante la sua causa di beatificazione fosse iniziata tardi (a 80 anni dalla scomparsa), continuo e crescente è stato nel corso del tempo il numero di coloro che hanno invocato il patrocinio di Gerardo. Per questa fama sanctitatis sempre viva e mai assopita, papa Leone XIII lo dichiarò beato il 29 gennaio 1893; fu poi canonizzato da papa Pio X l’11 dicembre 1904. Una petizione firmata da migliaia di fedeli e centinaia di Vescovi è stata presentata al Papa per far proclamare solennemente Gerardo Majella Patrono delle mamme e dei bambini per tutta la Chiesa Universale.