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COMUNE CHIUSO, MA PER UN CONSIGLIERE

A Baragiano infiamma la querelle, ma il Sindaco assicura: «non ho vietato nulla a nessuno. Mai avrei messo alcuno fuori dalla porta».


Ora che si era trovata la quadra sulle uova di Pasqua per i bambini dell’infanzia e primaria di Baragiano, e che si stava lavorando per la questione mascherine per la popolazione, alle porte di Pasqua divampa la querelle: un Consigliere di minoranza, viene lasciato fuori dalla Casa Comunale.

A darne notizia è lo stesso gruppo politico “Valorizziamo Baragiano” che con una nota informa del -per così dire “spiacevole”- evento: «Udite udite, un consigliere di minoranza si è visto negare l’accesso alla Casa Comunale trovando la porta chiusa ed è stato lasciato fuori anche dopo essere stato visto dai dipendenti comunali e dopo aver bussato ripetutamente. Il malcapitato consigliere, munito di DPI dopo aver atteso per circa 20 minuti davanti alla porta “serrata”, che intervenisse il Sindaco, ha dovuto chiedere l’intervento dei Carabinieri e solo dopo veniva ammesso ad entrare e solo dopo l’intervento del Segretario comunale. Incredulità, stupore e sgomento». Sulla questione i Consiglieri incalzano: «è noto che l’emergenza epidemiologica, garantendo i servizi essenziali, costringe gli Uffici pubblici ad adottare stringenti misure al fine di evitare pericolosi assembramenti, ma è altrettanto vero che le porte della Casa comunale debbono, con le dovute precauzioni, restare aperte per i cittadini e per l’intera Amministrazione, ma soprattutto, qualora vengano adottate precauzioni finalizzate all’accesso in massima sicurezza, le stesse devono valere per tutti. Quanto accaduto ha dell’inverosimile. Non è concepibile in un paese democratico negare l’accesso alla Casa comunale ad un consigliere di minoranza e consentire al contempo ad alcuni Consiglieri di maggioranza l’accesso indisturbato agli Uffici comunali rendendo vano qualsivoglia potere di vigilanza da parte dello stesso. È sconsiderato un agire accentrato».

Sulla questione abbiamo ascoltato telefonicamente il Sindaco Antonio Colucci, il quale assicura che nei giorni scorsi aveva inviato a tutti gli Assessori e i Consiglieri una comunicazione, nella quale chiedeva, vista l’emergenza e le misure di salvaguardia della salute «di accedere agli uffici solo per esigenze indifferibili e non prorogabili, previamente concordate con il Sindaco». Telefonicamente ci spiega: «non ho vietato nulla a nessuno. Mai avrei messo alcuno fuori dalla porta».

Ma il gruppo prosegue a spiegare «noi tutti siamo protagonisti di una partita importante: come cittadini siamo tenuti a restare in casa, come amministratori per converso siamo tenuti ad operare in maniera seria, limpida ma soprattutto in maniera solidale cercando di garantire a tutti coloro che ci hanno permesso di rivestire il ruolo, un risultato virtuoso ed integerrimo. Non dobbiamo mai dimenticare che noi tutti amministratori, siamo semplici delegati della comunità Baragianese. È indecoroso compiere atti di ostruzionismo in danno ad una minoranza consiliare ed è opportuno camminare insieme verso un’unica direzione. Come risaputo, in presenza di proposte valide lodevoli, non esitiamo mai a percorrere una direzione univoca quella della maggioranza consiliare in piena e perfetta sinergia, altre volte, invece, se pur con grande rammarico, non indugiamo ad evidenziare le rimostranze su condotte ombrose, connotate da poca trasparenza».

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