Eventi e CulturaPolitica

I CENTO ANNI DI EMILIO COLOMBO

Dagli scontri con Nitti alla Presidenza Europea. De Filippo: «Uno statista internazionale»

 


Il grande statista del Regno d’Italia di sua Maestà Vittorio Emanuele III, che risollevò le finanze dopo la Grande Guerra e poi leader antifascista lo aveva definito un “sagrastanello”, poi quando Emilio Colombo giovanissimo, a 26 anni prese 26mila voti ed entrò nell’Assemblea Costituente, Francesco Saverio Nitti cambiò opinione: «Questo è un Colombo che volerà». Ed ha volato – come ci ricorda il già parlamentare Giuseppe Molinari, uno di quei giovani Dc che ha conosciuto bene lo Statista, che ne è stato allievo – alla Camera dei Deputati ci è entrato nel 1946 e vi è rimasto, sino alle dimissioni nel 1992, senatore a vita dal 2003.  Oggi ricorre il centenario della nascita di Emilio Colombo, nato a Potenza, in Via Pretoria l’11 aprile 1920, la Basilicata non potrà ricordarlo con una cerimonia per via della pandemia. Un personaggio che ha ripercorso la storia d’Italia da giovane nell’Azione Cattolica nel periodo fascista a Padre Costituente, di lui disse il grande giornalista Indro Montanelli: «Impavido autocontrollo e naturale disinvoltura nell’affrontare qualsiasi materia» e lo dimostro nella sua lunga carriera politica: Sottosegretario all’Agricoltura e protagonista della Riforma Agraria; Ministro del Commercio con l’Estero; Ministro del Tesoro; Presidente del Consiglio dei Ministri; Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica con Goria e Ministro delle Finanze con De Mita; Presidente del Comitato Atlantico; Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. di Presidente del Parlamento europeo nel marzo del 1977.  Per l’impegno nel processo di integrazione comunitaria, Colombo nel maggio del 1979 ha ricevuto ad Aquisgrana il “Premio Carlo Magno”. Il suo percorso è sta studiare, approfondire come già ha fatto lo storico Donato Verrastro con criteri scientifici sul suo meridionalismo ed europeismo. E il suo raporto sempre stretto con la Basilicata, fu tra gli artefici della trasformazione di Matera da Vergogna di Italia a Città ammirata nel mondo, un giorno Colombo  si recò a trovare De Gasperi per dare gli auguri per il prossimo compimento dei 70 anni. In quella occasione Colombo chiese al Presidente De Gasperi che regalo potesse fargli e il grande statista rispose: “ il regalo che desidero è quello di avere da te la stesura definitiva della legge per i Sassi di Matera”.Colombo consegnò a De Gasperi il testo completo della legge proprio il giorno del compleanno». L’attuale emergenza sanitaria non consente di svolgere manifestazione in suo onore, ma il Circolo Silvio Spaventa Filippi di Potenza, il Circolo La Scaletta di Matera, Il Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo”- sezione del Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo e L’Associazione dei Lucani a Roma, con la Regione Basilicata, hanno istituito un comitato promotore per le celebrazioni del Centenario. Questo il ricordo del due volte presidente della Regione Basilicata e attuale deputato Vito De Filippo: «100 anni  fa nasceva Emilio Colombo una delle personalità più eminenti a livello europeo e nazionale. Dopo aver attraversato con straordinario protagonismo tutto la storia nazionale dal secondo dopo guerra in poi venne affidato a livello più alto delle istituzioni con al nomina di Senatore a vita. Colombo lo troviamo protagonista nel dibattito per la Costituente, a volte su posizioni alternative all’altro grande lucano Francesco Saverio Nitti. Più volte ministro ed anche sindaco di Potenza guidò  il governo come Presidente del consiglio ed il parlamento europeo come presidente del Parlamento Europeo. Una biografia densa e formidabile che merita ancora molte ricerche e valutazioni. Conservo lettere appunti, servizi audio e video dove a risentire le sue parole mi emoziona e mi inorgoglisce il suo affetto e la sua attenzione. Nelle più importanti fasi del mio modesto percorso politico lo ricordo al mio fianco con il suo carisma, la sua straordinaria esperienza politica ed istituzionale. Le parole ed i pensieri che mi collegano a lui sono tanti e per me indimenticabili. La frequentazione di una personalità così carica di prestigio e di storia la considero ancora oggi un raro privilegio. A Colombo occorre ancora dedicare tempo e riflessioni per cogliere a pieno la sua azione forte ed incisiva».

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti