Caso Pitzalis/Piredda a nove anni dall’evento del rogo di Bacu Abis: la criminologa Elisabetta Sionis fa il punto della situazione
SIONIS: “Mi sento di sostenere che gli elementi a sostegno di una versione dei fatti completamente diversa da quella narrata da Valentina Pitzalis sono molti di più di quelli citati nel presente articolo e sono stati minuziosamente analizzati nei diversi elaborati da me depositati sin al Febbraio 2017 e poi riuniti in un documento unico, costituito dal quasi settecento pagine che fa parte del fascicolo di indagine della Procura di Cagliari”
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Caso Pitzalis/Piredda a nove anni dall’evento del rogo di Bacu Abis: la criminologa Elisabetta Sionis fa il punto della situazione.
A Lei abbiamo formulato alcune domande, nel pieno rispetto di tutte le parti in campo.
La fermo un attimo. I due erano separati di fatto se non sbaglio. Ci può parlare della loro storia?
Cosa accadde con la fine della loro relazione?
Come mai ritiene importanti questi comportamenti, nell’attuale fase di indagini?
Arriviamo ai fatti della notte tra il 16 e il 17 aprile 2011.
Presumo, tuttavia, che, essendo separati, la residenza fosse diversa.
Quale sarebbe stato il movente per pensare a una azione violenta compiuta dal Manuel?
A quale scrivania fa riferimento la donna?
Tale circostanza, ovvero lo spostamento notturno della scrivania, risulta confermata o smentita?
L’inamovibilità della scrivania, quindi, pare essere un punto dirimente l’intricata vicenda.
La fermo un attimo. Cosa è emerso all’esito dell’incidente probatorio?
La difesa di Valentina, però, ipotizza una morte per asfissia da confinamento.
Dott.ssa Sionis, nel ringraziarla per la disponibilità, Le chiedo un commento finale:
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