MORTE DI ELENA CESTE, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: LA PROCURA DI ASTI RICONOSCA IL PROPRIO GROSSOLANO ERRORE GIUDIZIARIO ALLA LUCE DEI DENUDAMENTI QUOTIDIANI DI SOGGETTI PSICOTICI
“ È venuto il momento che chi di dovere riconosca di aver commesso un grossolano errore giudiziario“
MORTE DI ELENA CESTE, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: LA PROCURA DI ASTI RICONOSCA IL PROPRIO GROSSOLANO ERRORE GIUDIZIARIO ALLA LUCE DEI DENUDAMENTI QUOTIDIANI DI SOGGETTI PSICOTICI
Criminologa Ursula Franco:
“Buoniconti è stato indagato e poi condannato perché gli inquirenti, i loro consulenti ed il giudice Roberto Amerio non sono stati in grado di spiegarsi la morte di Elena e il ritrovamento del suo corpo nudo nel Rio Mersa se non con un omicidio.
Tale conclusione è il frutto di una ‘tunnel vision’ che ha colpito in primis i carabinieri della stazione di Costigliole d’Asti e ha poi inesorabilmente infettato, proprio come un virus, le conclusioni di tutti.
Il denudamento è uno tra i sintomi comportamentali della psicosi.
La scienza e la casistica parlano chiaro, esistono migliaia di foto e di video di soggetti psicotici che camminano per strada nudi.
Una crisi psicotica non ha né orari né stagioni, il distacco dalla realtà impedisce infatti a chi ne è affetto di percepire il dolore, il freddo o il caldo.”
Stralci dell’Ordinanza di Applicazione di Misura Coercitiva :
Ursula Franco è medico e criminologo, è allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (una tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari.
È stata consulente dell’avvocato Giuseppe Marazzita, difensore di Michele Buoninconti; è consulente dell’avvocato Salvatore Verrillo, difensore di Daniel Ciocan; ha fornito una consulenza ai difensori di Stefano Binda dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi.
Binda, il 24 luglio 2019, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Dall’ottobre scorso, la Franco è consulente di Paolo Foresta, che è difeso dall’avvocato Giovanni Pellacchia.
Sabato scorso, un uomo in stato confusionale che stava correndo nudo in via Roma, a Reggiolo, è stato bloccato dalla polizia locale che lo ha portato all’ospedale di Reggio Emilia dove è stato sottoposto a TSO.
Sempre sabato scorso, questa volta a Borgotrebbia (Piacenza), una giovane donna nuda in strada dopo essere stata avvicinata dai carabinieri, si è sdraiata sul cofano della loro auto sul quale è rimasta per alcuni minuti. Un’ambulanza l’ha poi trasportata in ospedale.
Criminologa Ursula Franco:
“La verità sul caso Ceste è agli atti, atti che evidentemente nessuno ha mai letto con il giusto filtro.
Elena Ceste è stata uccisa dalla psicosi e dall’ipotermia.
Il denudamento è una tra le anomalie del comportamento che possono manifestarsi nei soggetti psicotici.
Il fatto che i carabinieri della stazione di Costigliole e la procura di Asti ignorassero questo dato scientifico li ha condotti a ritenere che il ritrovamento dei resti della Ceste privi degli abiti fosse la prova dell’omicidio mentre non era altro che la conferma della crisi psicotica che l’aveva colpita il giorno della sua scomparsa.
Il denudamento e la morte accidentale durante una crisi psicotica è l’unica ipotesi che si possa prendere in considerazione quando ad un soggetto è stata diagnosticata la psicosi, sul suo cadavere non vengono rinvenuti segni di una morte violenta e quando i RIS escludono che un cadavere sia stato trasportato sulle auto di famiglia.
È invece disancorata dalla realtà l’ipotesi omicidiaria non supportata da alcuna risultanza investigativa, come in questo caso.”
“È venuto il momento che chi di dovere riconosca di aver commesso un grossolano errore giudiziario”
<<Un “errore” che non solo ha condotto alla condanna di un innocente per un omicidio mai avvenuto e alla distruzione di una famiglia già colpita da un grave lutto ma ha lasciato passare il messaggio che, nel terzo millennio, una malattia psichiatrica sia uno stigma di cui vergognarsi.>>
Da Via Monserrato è tutto a voi STUDIO